sabato 30 giugno 2012

QUESTA NOTTE HO SOFFERTO IL CALDO


Questa notte ho sofferto il caldo, mi sono svegliato e non sono riuscito a riprendere sonno, alle 4,30 decido di alzarmi, bevo un poco d’acqua e automaticamente accendo il PC. In questi casi cosa c’è di meglio che cazzeggiare in rete?  Prima cerco notizie sull’incontro di Monti in Europa, poi scrivo Agrigento sulla barra di Google e via. Tra i vari argomenti, viene fuori qualcosa che ha a che fare con Montedoro e il Castelluccio,” KLIK”. Appare sul monitor il nostro amato Castelluccio con accanto tre pale eoliche, non capisco, leggo che il comune di Montedoro è riuscito a bloccare, per il momento, la realizzazione di un parco eolico accanto al Castelluccio. Se prima non avevo sonno, adesso mi sembra di sognare, ma il Castelluccio non è in territorio di Racalmuto? Mi chiedo, cosa c’entra Montedoro?  Mi metto a caccia di tutto quello che si trova in rete, mamma mia, quanta roba: trovo un articolo molto bello e illuminante di mio nipote, Giovanni Salvo, scritto nel 2010, una lunghissima dichiarazione del’ex sindaco Petrotto, ecc. ecc. All’improvviso si è aperto davanti ai miei occhi un mondo sconosciuto di cui ero completamente ignaro e per di più, è una storia vecchia di anni. Penso, “Il paese della ragione”;  la ragione in filosofia, è la facoltà con la quale si esercita il pensiero , la ragione ritenuta facoltà universale e quindi condivisa da tutti.   “ Tutti amiamo il paese in cui siamo nati…….. ma Racalmuto è davvero un paese straordinario”.  Credo che questa bellissima frase che ci ha regalato il nostro amatissimo Nanà, dovrebbe spingerci a comportarci in modo tale da non smentirlo mai. Attenzione, io non sono contro le pale eoliche o qualunque altra forma di energia alternativa, anzi, al contrario credo che l’energia, anche se più costosa, deve essere sempre più pulita e di fonte rinnovabile. Si tratta a mio avviso solo di: buona volontà, sensibilità, serietà nel realizzare le cose, rispetto dell’ambiente, tutela paesaggistica e soprattutto del patrimonio culturale, interesse di tutti i cittadini presenti e futuri. Il progresso e l’energia per realizzarlo, devono per forza essere assoggettati a decisioni dell’uomo, tali da tutelare il passato e tutto quello che appartiene alla comunità, in quanto patrimonio inalienabile, da consegnare intatto alle future generazioni. Ho appreso con ritardo e incredulità questa storia che mi ha indignato in quanto Racalmutese, una piccola giustificazione posso vantarla per il fatto di non essere residente a Racalmuto, ma i Racalmutesi conoscono questa storia?


                                                                                              Roberto Salvo
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6 commenti:

  1. La foto, che mette a confronto: un "mostro" eolico, la Matrice e il Castelluccio, riferita alle rispettive altezze, è stata "rubata" dalla bacheca di fb dell'ing Angelo Cutaia, che ringraziamo per l'inconsapevole prestito

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  2. Occorre vegliare, perchè quando meno te lo aspetti, riducono il territorio racalmutese come La Mancia del Don Chisciotte.
    Simone

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  3. Ma debbono vegliare i lontani o i vicini?

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  4. "Tutelare il passato e tutto quello che appartiene alla comunità, in quanto patrimonio inalienabile, da consegnare intatto alle future generazioni".
    Una espessione pulsante e scritta con il cuore, carica di passione e di alto senso civico.
    Alcide De Gasperi:quale è la differenza tra un politici ed un governante? Il politico pensa sempre alle prossime elezioni, il Governante pensa sempre alle prossime generazioni. Caro Roberto come vedi c'è una differenza sostanziale profonda e, a parere mio, sta in questo distinguo l'inefficienza della politica o addirittura le ragioni del malaffare e della malapoilitica.
    Parafrasando la tua bella espressione che ho riportato in epigrafe:
    Un governante lascia questo posto come prima o meglio di prima alle future generazioni.
    Un politico dà un posto come prima o meglio di prima alle future generazioni e non è prevista la tutela del territorio.

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  5. Si racconta di un barbiere che aveva il suo salone in una casa in affitto. Un giorno mentre stava per radere la barba girò le spalle al cliente si avvicinò ad un angolo e fece la sua pipì per terra. Il cliente soppreso da quello che aveva fatto il barbiere ed infastidito per la puzza esclamò: cosa hai fatto! ma dico io sono modi di fare, pisciare per terra e come non ti vergogni. Il Barbiere si giustificò senza scomporsi: sai l'ho fatta per terra perchè fra quindici giorni lascierò la casa. Finita la barba il cliente pagò e si accosto ad un altro angolo si slaccio le brache si accovacciò e fece i suo bisogno più grande. Il barbiere lo richiamò - cosa fai? Il cliente - tu vai via tra quindici giorni e fai la pipì, io vado via subito e ci faccio la cacca.
    Chissà se questo modo di pensare è solo del barbiere o appartiente anche tanti altri racalmutesi visto il rispetto che hanno per il territorio ed per il paese e considerato che siamo tutti di passaggio.

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  6. Ho lottato contro i pali eolici, meglio è chiamarle torri eoliche, da installare sul monte Castelluccio con la sola collaborazione di un amico e del sindaco di Montedoro. Abbiamo perso la causa al TAR, abbiamo riscontrato la ostilità della Giunta e del Consiglio, che ovviamente non ha operato in modo trasparente. Poca solidarietà palese, molta non manifestata per timore di pestare i piedi a qualcuno. L'impresa aveva iniziato i lavori, poi si è fermata. Spero che i lavori non riprendano più. Le istituzioni racalmutesi però hanno fatto di tutto perché si costruissero, rovinando per trenta anni (per me per sempre) il paesaggio di Racalmuto. Quello che più mi rattrista è la malafede.

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