Riceviamo e pubblichiamo questa toccante lettera della mamma di Giovanni Domenico. Sono parole che sgorgano da un cuore semplice. Un dialogo che niente può interrompere tra una madre e il suo adorato figlio. Spesso gli accadimenti ci lasciano provati nell'intimo, ancor di più quando questi rappresentano quello che, nella nostra condizione umana, leggiamo contro natura. Giovanni Domenico ha compiuto ciò che a lui era destinato in questa vita. Siamo certi che Racalmuto saprà far sentire la vicinanza e l'affetto alla mamma di Giovanni e al suo papà.
Un
giorno ti svegli e , comprendi che nella tua vita non c'è più luce, il sole che
illuminava i giorni , i nostri giorni,
sereni è solo un ricordo . Ti accorgi che il vuoto ha soprafatto ciò che rimane
di un tempo passato che vivo nel mio
cuore con una nostalgia che non ha
eguali. Da quando tu sei andato via, non
vivo più, mi limito a vegetare, ad annaspare nella confusione, nell'attesa di
apprendere che la realtà sia questa, e
forse con la speranza che tutto non sia vero ma soltanto un terribile incubo di
una notte lunga e interminabile che ancora
non mi da risveglio.
Giovanni,
tesoro mio, ora né ho la certezza, è
sbagliato il detto “il tempo è la cura per ogni cosa” … Il tempo passa, ma non
per me, ogni giorno i passi lenti del
mio cammino fanno più fatica, tutto diventa ancora più faticoso e affannoso
nell'approccio al cammino che ancora mi aspetta. Stanco è il mio respiro , non ho più forza. Dura e
pesante, ripida e spinosa la salita
che percorrerò per poi arrivare a niente e nulla, perché il
mio tutto era racchiuso in due visi bellissimi, gioiosi, dolcissimi che per me
erano un bene incommensurabile, sarà per
sempre, mi dicevo, non è stato così, una parte di quel bene mi è stato portato
via in un attimo, ed io non ho più te, perduto, senza poter ribattere, senza
avere il tempo di comprendere che il mio cammino aveva imboccato un sentiero buio, lastricato di pietre che ad
ogni passo lasciano una ferita inguaribile e un'unica certezza: non sei più con
me . Com'è cambiata la mia vita, eppure, sembra ieri
quando, felice aprivo le finestre e senza un reale motivo, sorridevo al nuovo
giorno, sorridevo e ringraziavo il cielo che mi dava la gioia di vedere
crescere la mia famiglia, con nel cuore la speranza di una madre che, dopo
mille sacrifici gioiva, nel vedere i suoi figli vivere la vita e guardandoli
sentirsi orgogliosa di come erano. Ti scrutavo ed era una gioia per me vedere
ogni giorno il tuo sorriso che fu così dolce, pieno di speranza e dolcezza da
dare, grandi le tue mani, che erano già da uomo pur essendo in tenera età.
Immenso come il mare l'amore che
riuscivi a dare, bello il tuo sguardo che penetrava il mio cuore e di chi ti ha
conosciuto, lenti e discreti i passi che davano la sensazione di voler
rispettare il silenzio che vive in ognuno di noi, angelico il tuo viso che
emanava luce ogni qualvolta io ti guardassi. Fiera ero e sono di te. Ieri,
era così, ora non so da dove
cominciare per dire ciò che mi
rimane di tutto quello che avevo sognato, di tutto ciò che il mio cuore
desiderava, di tutto ciò che mi rimane … So,
Giovanni, cosa mi stai
suggerendo: “ ti rimane, mio fratello, e tramite lui ti rimane il mio amore per
te” Lo so, e soltanto per lui che vado avanti … Ma la mia vita era avere con
me due creature meravigliose, guardare
due volti che erano il mio mondo ed ora
non riesco ad accettare che tu mi hai lasciato, la mente ritorna a
quando ho sentito battere il tuo cuore assieme al mio, ho trattenuto il mio respiro
per sentire il tuo. Avevo giurato a me
stessa che ti avrei protetto da tutto e tutti.
Ho dato tutto di me pur di conoscerti, averti tra le braccia, crescerti
, averti tutto per me, gioire nel
vederti gioire. Nel mio immaginario vedevo, nei minimi particolari quanto di
bello sarebbe stata la vita, forse è stato proprio questo, che ha distrutto i
miei sogni. Quello di voler
conoscere tutto di te prima, tramite le mie aspettative e i
miei pensieri di mamma orgogliosa del proprio figlio. Adesso non
riesco a vedere un futuro ma
rabbia, incertezze, dolore e pianto , un pianto senza fine per una creatura
meravigliosa come eri tu, che aveva
tutto il diritto di vivere la vita appieno.
Dentro me (credo che è così per tutte le mamme che hanno perduto un
figlio) cresce inevitabilmente la disperata
curiosità di sapere come sarebbe stato mio figlio in futuro e, il rimpianto è grande. Idealmente la mente, mi
trasmette immagini di te, di come saresti ora, ma poi, con crudeltà, mi riporta alla realtà,
a ciò che rimane veramente buio, dolore
e una parola che mai avrei voluto dire, fine … fine di una vita che poteva
essere meravigliosa. Dove sei ? Come sei ora?
Non conoscerò mai il tuo volto da uomo e non saprò mai più nulla di te,
mi restano i ricordi della nostra breve e grande conoscenza, amicizia, gioia,
sguardi, confidenze, abbracci, pianti, litigate e poi pace e scherzi, sorrisi e
tanto, tanto amore l'uno per l'altro. Sarai ciò che mi farà andare avanti, sarai la salvezza della
mia anima così arrabbiata e piena di dolore. Sarai ciò che mi darà la forza che mi è venuta a
mancare perdendo mio figlio. Sarai ovunque
io andrò, Lo so, sei e sarai nell'aria che respiro e che tu non assapori più. Sei e sarai nelle
nuvole che copriranno questo cielo. Sei e sarai nel sole che sorge ogni mattina
e nel buio che oscurerà il giorno che finisce senza te. Tu, sarai sopratutto
per sempre nel mio cuore, Sei e sarai il nome che chiamerò fino all'ultimo giorno, all'ultimo respiro che avrò. So, che tutto questo non basta a consolarmi o a
farti rivivere, ma è ciò che mi rimane
di una creatura meravigliosa mio figlio, che avrei voluto avesse, come tutti,
un presente ed un futuro e , invece ora
sei solo il passato , niente più vita e
futuro e poi svanito come un soffio di vento che ti accarezza piano
piano e poi lascia quel brivido
sulla pelle, che fa fatica a riscaldarsi.
Ora sarà solo pensarti, solo amarti e non averti più accanto. Ora sarà
solo vivere di ricordi . Si ricordi stupendi che, mi hai donato, che resteranno scolpiti per sempre nel mio cuore.
Ora sarai il mio idolo per la vita, l'esempio da seguire sempre, sopratutto
quando mi sentirò persa in questo mondo
che ormai per me è così grigio e dove io devo andare avanti
senza di te. Darei tutto di me . Per
un solo istante con te … Faccio fatica a dire che non ci sei più e così nel
silenzio che ho dentro, nel vuoto che mi
hai lasciato cerco disperatamente quei
giorni passati e nella mia mente faccio
in modo che “siano” ancora quelli
di allora per averti sempre accanto a me. Pensando a te, lo faccio come
se il tempo non fosse mai passato, come se quest'incubo non sia mai avvenuto.
Passano i mesi e scopro cose di te che
prima ignoravo e allora cerco disperatamente una spiegazione, una risposta a tutto questo, ma non ne trovo e rimango
immobile a sfiorare con il pensiero la tua
nobiltà d'animo, la tua candida tenerezza, il tuo essere così unico
facendoli rivivere ancora e ancora nel mio cuore. Sono solo miei quei ricordi e
niente e nessuno li cancellerà, sono miei e mi manchi, Dio solo sa quanto. Il
silenzio la tua assenza che pervade la mia vita mi porta alla
disperazione, non accetto, l'idea che non fai più parte del mondo, del giorno
che nasce o della notte, dei colori che amavi nell'insieme infinito del bene e
del male. La mia disperazione sta nel
sapere che ormai non cambierà, che non è solo un momento, un periodo e poi
ritornerà tutto come prima, ed io già mi vedo nei giorni, negli anni che passeranno
come una nullità assoluta, che non sa più cosa sia vivere, sorridere e
abbracciare il mondo e la vita. Sono sola, Giovanni, sola, e a te chiedo: non
abbandonarmi, la forza che tu mi dai, sarà il bastone che mi sosterrà negli
anni bui che mi accompagneranno. A te
chiedo aiuto, guidami con la tua dolcezza e il tuo amore. A te dedicherò
i giorni che passeranno e che mi
accompagneranno fini alla fine. Di te parlerò al vento , ai fiori , al mare , al sole che mai più mi scalderà. Consciamente di te avrò cura ancora , come se fossi qui con me. Con il
mio amore di mamma, anche se so che è impossibile, ti
aspetterò, ti cercherò all'infinito. Darò il tuo nome a ciò che mi
circonda e lo amerò come tu lo avresti amato, griderò il tuo nome al cielo,
affinché tu lo possa sentire. Sarà il mio amore a farti vivere ancora, e anche
se tu sei andato via, anche se con la tua
assenza non riesco a riprendere la mia vita come un tempo, sarai tu ( come
sempre hai fatto ) a darmi quella forza che mi manca per poter dire: “ sono
ancora viva, e c'è un altro pezzo di
cuore che ha bisogno di me”. Darei tutto di me per te. Sarai con me
sempre. Stammi vicino.
Mi
manchi. Mamma.
Una carezza sul cuore. E' quello che vorrei dare a questa mamma.
RispondiEliminaAnna
...provi,signora,ad immaginare suo figlio sempre accanto a sè e a pensare che solo una dimensione vi separa.Un abbraccio Maria
RispondiEliminaGiovanni vivrà sempre in voi, con voi. Niente e nessuno potrà separarvi mai. Ma c'è un altro figlio che deve crescere e non deve sentire la colpevolezza di esserci. Siate sereni e trasmettete a questo figlio che avete, la vostra serenità, il vostro amore e quello di Giovanni.
RispondiEliminaConcetta
Conosco benissimo i genitori di Giovanni, so, quanto è grande il dolore per aver perso il loro figlio. E', comprensibile, credo, che la loro esistenza sia un poco cambiata. E' impensabile e inaccettabile che all'improvviso si perda per sempre una "parte" di vita, non avere una risposta ai mille perchè ...? Ma io, come tutti non possiamo capire appieno cosa significa, per un genitore credo è la fine. Dicevo, conosco bene sia Carmela che Angelo, il loro essere genitori, e una cosa posso affermarla con certezza assoluta, al contrario di quanto si possa pensare, la loro vita è proiettata a trasmettere al piccolo Guiseppe tutta la serenità possibile, facendogli capire che la vita, la sua vita la deve vivere in tutte le sue sfumature gustando tutto con entusiasmo e amore. Posso anche assicurare, che per quanto enorme è il dolore che Carmela e Angelo hanno nel cuore, fanno e faranno di tuuto affinchè Giuseppe cresca non sentendosi colpevole di esserci, colpevole perchè poi ?? Se conosceste Carmela e Angelo, capireste che il loro unico desiderio è ormai dare a Giuseppe tanto amore (senza viziarlo) da fargli capire che è la loro ragione di vita. Quando guardo Carmela, ho la sensazione di una persona lasciata sola, "abbandonata" in un momento, forse, in cui sarebbe necessario avere qualcuno accanto che spinga a reagire. Non sò ma è come se, allontanando le persone che soffrono, scansiamo il dolore che ... fa paura. Oppure, ancor peggio, "l'amicizia" è doventata una cosa tanto fittizia da sapere solo "usare" e poi come giustificazione riversare le colpe o mancanze vere o presunte su altri a mai su noi, senza essere capaci di chiarire, parlare quanti malintesi ( se volessimo) si scioglierebbero come neve. Io credo, e credo che oltre questa vita, ne esista una più giusta, perfetta, una vita di cui Giovanni ora fa parte ... e a lui affido la sua mamma, il suo papa e Giuseppe, spero che guidi ogni loro istante intercedendo presso Dio, affinchè posi la Sua Mano su di loro. Un bacio verso il cielo per te Giovanni, e un abbraccio alla tua famiglia.
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