Né, secondo me, è bastevole un piano di recupero per dire che
effettivamente il recupero avvenga.
Ci sono alcuni conti da fare, in primis con la crisi nazionale, la
quale affonda le mani in tasche, spesso, già semivuote o vuote del tutto. Poi
con manufatti in pietra e gesso per la maggior parte, il cui recupero non è
cosa da niente e poi ancora con la mole di alcuni corpi di fabbrica per cui
l'impresa diviene ciclopica.
Se si fa eccezione per le poche famiglie facoltose tutti gli altri
proprietari di immobili, ubicati nel centro storico, forse avrebbero un
problema.
La mia è cognizione di causa avendo vissuto l'esperienza con la
casa in cui abito;con una spesa preventivata, triplicata dagli imprevisti: uno
tra tutti l'adattamento della struttura, di prima fattura di fine cinquecento,
alla concezione della vita moderna, nel rispetto delle volumetrie e della forma
architettonica; un'impresa di non semplice soluzione dal punto di vista
economico.
Se il comune, nell'ambito della propria autarchia, potesse
disporre un fondo cospicuo di rotazione, poniamo per esempio, di un milione di
euro da assegnare in quote e in relazione a possibili variabili riferite, sia
alla capacità economica soggettiva sia all'ampiezza dell'intervento che si
andrà a considerare forse il centro storico potrebbe ritornare a vivere in
pochi anni.
E' chiaro che questa è una proposta abbozzata, ma studiata nei
particolari, a mio parere darebbe un duplice effetto;
1) circolazione di moneta
con flusso lavorativo.
2) possibilità di emettere
ordinanze riferite, anche alla parte prospettica.
Al comune, cioè a noi cittadini, resterebbe un paese migliore.
Carmelo
Mulè
L'amico Carmelo dice bene. Si potrebbe cominciare riprendendo il manto stradale, per poi passare al resto. Giovanni
RispondiEliminaIl centro storico rappresenta il cuore di un paese. Se questo non è reso vivibile, se trascurato, se in degrado, tutto il paese ne risente. Pino
RispondiEliminaTutto sta capire quali sono le priorità dei commissari. Bisogna essere nato, vivere in un luogo per volere riprenderne un aspetto decoroso. Forse
RispondiEliminaRipristinare il centro storico vuol dire anche, secondo me, togliere le brutture che ci sono, come la fontana in piazzetta e riportare le cose come erano una volta. Se no, che centro STORICO sarebbe
RispondiEliminaPer associare il paese alla sua voglia di rinascita, per creare sano movimento e sano interesse, e non solo quello morboso giornalistico disinteressatamente peloso per mafia e droga (a cui giustamente gli organi preposti dovranno provvedere e stanno provvedendo), si potrebbe coinvolgere la facoltà di architettura e bandire un bel concorso di idee.
RispondiEliminaOttima idea ma non vorrei che finisse come tutte le cose: perchè lo devi fare tu e non io e se non lo faccio io non lo deve fare nessuno.
RispondiEliminaAlmeno Carmelo fa delle proposte costruttive. Se nessuno propone e dice nulla, questo paese non avrà futuro.
RispondiEliminaCarmela