Il latte materno è l’alimento migliore, frutto di millenni di
evoluzione, in grado di garantire al bambino l’accrescimento più armonico
possibile.
Oggi sappiamo per certo che esso ha innumerevoli vantaggi: riduce il
rischio di infezioni e allergie, ritarda la comparsa di celiachia e ne riduce
la gravità, protegge dal diabete nell’età adulta, ecc… ma esso concorre anche a
proteggere il lattante dal futuro manifestarsi di sovrappeso/obesità.
L’allattamento materno perciò è da considerare il più corretto tra gli
stili alimentari, ma questo è vero
se la mamma viene messa in grado di capire, accettare, assecondare e guidare
correttamente i ritmi del bambino. Questo significa tra l’altro non scambiare
l’accudimento con la soddisfazione esclusiva della fame (o di quella che viene
confusa per fame!). Insomma, in un allattamento al seno corretto si
sincronizzano i ritmi di assunzione del cibo e il bisogno puro e semplice di
alimentarsi del bimbo.
Vi sono vari meccanismi
attraverso cui il latte materno potrebbe ridurre il rischio di un futuro
sovrappeso/obesità. Innanzi tutto il bambino allattato al seno ha maggior
autocontrollo sulla quantità di latte che assume per poppata, perché le
modificazioni di gusto e composizione del latte durante la poppata al seno gli
portano sazietà, e perciò lo inducono ad interrompere la suzione al momento
giusto, mentre questo non avviene nei bambini allattati con latte artificiale,
che spesso sono “forzati” ad ingerire tutto il latte che la mamma e/o il
pediatra ritengono necessario.
Ma c’è dell’altro… la famiglia
dell’allattato al seno ha, secondo molti studi, uno stile di vita più salutare
(incluse abitudini alimentari più equilibrate, più adeguato livello di attività
fisica) e anche questo si rifletterà molto probabilmente sulle abitudini future
del bambino.
Queste sono le ragioni ed i
meccanismi comportamentali che potrebbero proteggere il bambino dall’obesità,
ma ad esse si uniscono altre motivazioni, legate alle proprietà per così dire
“chimiche” del latte ed agli effetti che queste proprietà possono avere sulla
salute futura del bambino, influenzando quella che viene chiamata la
“programmazione metabolica”.
Con queste proprietà avrebbe a
che fare, ad esempio, il fatto che i bambini allattati al seno hanno nel sangue
quantità d’insulina (ormone prodotto dal pancreas e che controlla i nostri
livelli di zucchero) minori rispetto agli allattati con formula. Questo finisce
per provocare una minor deposizione di tessuto adiposo, cioè di grasso.
Al contrario, il contenuto in
proteine del latte artificiale, molto maggiore (i bambini allattati con formula
assumono quasi il doppio di proteine rispetto agli allattati al seno) causa un
aumento dell’insulina nel sangue e questo favorisce l’aumento di peso e di
tessuto adiposo.
Un ruolo importante potrebbe
avere anche la leptina, un nuovo ormone scoperto di recente anche nel latte
materno, che serve a regolare la fame e la sazietà: la sua concentrazione aumenta a fine poppata
e così potenzia il segnale di sazietà, per cui il bimbo tende a terminare la
suzione da solo, senza bisogno di staccarlo.
Insomma sono tanti gli elementi
che rendono il latte materno un alimento assolutamente speciale, che resta a
tutt’oggi inimitabile. Inimitabile sotto tanti aspetti, e nel proteggere il
bambino da tante malattie e condizioni sfavorevoli, tra cui anche l’insorgenza
di sovrappeso e obesità.
Dott. Federico
Mordenti
Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Sono per l'allattamento al seno. Unico, vero alimento per il bambino.
RispondiEliminaMarina