Alla
bella stagione spesso si accompagna un cambiamento nelle abitudini quotidiane e
un inevitabile adeguamento alimentare. Cambiano gli orari, i luoghi
frequentati, le compagnie, le necessità dell’organismo, le offerte alimentari e
così via. Il rilassamento del corpo e dello spirito passano anche attraverso
una maggiore disponibilità a “trasgressioni alimentari”, soprattutto quando
l’alimentazione è vissuta come una quotidianità noiosa ed impegnativa da
gestire rigidamente.
Del
resto ogni periodo dell’anno richiede un adattamento alimentare che tiene conto
dei prodotti stagionali e in alcuni casi anche regionali, se siamo in vacanza.
In estate:
Colazione : spesso i ragazzi si svegliano più tardi dopo una
serata passata godendo del fresco di una passeggiata. I bambini sembrano meno
propensi a prendere latte e biscotti che si possono sostituire con yogurt
fresco o frappé. La pigrizia degli adolescenti spesso impedisce loro di
consumare questo primo pasto, è consigliabile non insistere e passare
direttamente al pranzo, in modo che almeno questo sia regolare e completo.
Spuntino : soprattutto se siamo fuori casa, magari su una
assolata spiaggia, è consigliabile fornirsi di una bella scorta di frutta, già sbucciata
e tenuta al fresco o in alternativa un gelato, possibilmente alla frutta.
Questo permetterà ai bambini di bere mangiando e nello stesso tempo non
impedirà loro di tornare a bagnarsi in mare.
Pranzo : il piatto unico è il principe dell’estate. Consiglierei
di saltare in padella, in un filo di olio extra vergine di oliva, pomodori (che
in estate non possono mancare), tocchetti di carne o pesce e verdure e/o
ortaggi, a cui aggiungere pasta o cereali a piacere. Il piatto unico ha il
vantaggio di essere appetitoso, contenere le calorie, poter essere servito
anche freddo ed invitare naturalmente al consumo di frutta. Non ultimo è anche
veloce da preparare, lasciando le mamme parzialmente in vacanza…
Merenda : può riprendere le caratteristiche dello spuntino,
arricchendosi di latte fresco e macedonia di frutta. Ciò che conta è variare
l’offerta alimentare perché è nella diversità degli alimenti che si trovano
tutti i nutrienti utili per una buona salute.
Cena : spesso viene consumata fuori casa, perché la
calura del giorno fa apprezzare il bel fresco della sera. E’ consigliabile non
eccedere nei prodotti da forno, soprattutto se fritti o ben farciti e nelle
bevande zuccherate, che sembra dissetino, ma, in realtà, dopo una breve
sensazione di piacere legata alla loro freschezza hanno l’effetto opposto di
stimolare la sete. Merita un cenno l’osservazione sul comportamento delle
famiglie al ristorante. Gli adulti sono disposti ad assaggiare nuove pietanze
mentre i piccoli si sbizzarriscono in richieste prevedibili : patatine, bibite,
gelati… Bambini simpatici ed impiccioni si aggirano tra i tavoli mostrando gli
alimenti conquistati. Nelle loro testoline ristorante è uguale a parco dei
divertimenti e, di conseguenza, via libera a cibi normalmente poco consentiti e
comportamenti repressi a casa. Questo rischia di ritorcersi contro, come un
boomerang, perché ciò che è permesso come premio in queste occasioni può essere
identificato come buono. Lungi da me il pensiero di voler essere rigida ed
inflessibile (ho fatto anch’io la mia esperienza di genitore di piccoli),
sarebbe bene che i bambini rispettassero almeno i canoni principali di una
alimentazione corretta, ma senza che i genitori debbano sentirsi colpevoli se i
loro cuccioli fanno qualche strappo: la misura è sempre la migliore scelta. Un
principio che però non può essere omesso è che i bambini devono mangiare seduti
a tavola, senza comportarsi con gli altri ospiti del ristorante come gli
indiani intorno al generale Custer…
Le
eccezioni sono sempre consentite e ben accette, soprattutto d’estate, ma
modificare completamente l’alimentazione dei ragazzi rischia di confonderli e
soprattutto rendere difficoltosa la ripresa delle corrette abitudini dopo la
pausa estiva.
Buona
estate “alimentare” a tutti.
Dott.ssa Marina Cammisa
Pediatra
Ogni tanto un bel: CONSIGLI PER GLI ACQUSTI; ci sta anche.
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