Quando ero giovane la massima di informazione che ci potevamo permettere era il Giornale di Sicilia che costava 500 Lire. Quando si affrontavano certe discussioni, quelle che partivano dalla politica locale e poi passavano per quella nazionale e poi ancora si passava al terrorismo e alla mafia, per finire alla politica internazionale ed ai servizi segreti, insomma quei discorsi fatti di supposizioni e mezze notizie che non finivano mai.
Uno degli interlocutori era un Professore di fine ragionamento e colto, con laurea in lettere e scienze politiche ed un breve periodo da diplomatico alle spalle, ritiratosi a Racalmuto ad insegnare italiano all'Istituto professionale del paese. Per lui insegnare l'italiano significava insegnare a ragionare, perchè secondo lui l'italiano non è solo l'italiano ma l'italiano è ragionamento.
Ed allora, quando nascevano quei discorsi fiume, tutti ad incalzare di domande e dubbi il professore, che ad un certo punto stanco di ascoltare e rispondere esclamava: "nipù, nenti nenti cu cincucientu liri di Giornali di Sicilia vuò sapiri tutta la verità".
500 Lire, tanto costava, o qualcosa in più per chi se lo poteva permettere, il tentativo di conoscere qualche mezza verità. Oggi grazie ad internet ed ai blog si sa molto di più, gratis e sino a casa, e chiunque può dire la sua. E lo può fare "liberamente" anche in forma anonima, esaltando quella libertà di pensiero e di comunicazione che a chi vive in certi posti come Racalmuto, nel bisogno e sotto continuo ricatto, qualcuno glielo vorrebbe negare. La comunicazione o stampa, come dir si voglia, ha dato sempre fastidio agli impostori che pretendono di imporre la menzogna a discapito della testimonianza e della verità. Infatti sulla storia della caserma della Benemerita Arma dei Carabinieri degli impostori si ci sono affacciati e chissà se ci sarà accomodo. Onori al merito a tutti i Blog ed in particolare a Castrum Racalmuto Domani e a RegalpetraLibera.
Massimo Agro
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