L’ambizione è una
caratteristica insita nella natura umana. Quando questa predomina su tutte le
altre, rischia di trasformarsi in spasmodica corsa al potere, alla ricchezza,
alla fama. E per raggiungere tutto ciò, l’uomo si avvale di comportamenti
scorretti e strategie. Una tra queste, l’adulazione, sembra essere quella che più funzioni. Quindi
non più un mondo per i forti, ma per i servili e gli ipocriti. Nella società
attuale, il comportamento opportunistico ha raggiunto vette irraggiungibili,
favorito anche dal fatto che viviamo ossessionati dal giudizio del prossimo,
dal quale ricaviamo una nostra identità. E’ inevitabile, a questo punto, che
l’adulazione gratificando chi la riceve, favorisca chi la pratica,
assicurandogli consensi e favori. L’adulatore - detto anche ruffiano, lecchino
e altro – non è più visto in maniera negativa, anzi. E’ normale che un bravo
adulatore, si avvalga di regole e tecniche proprie di questa “arte”. Infatti,
per prima cosa individua il soggetto da adulare, verso il quale esplica la sua
arte in ogni caso e in ogni situazione, senza temere di eccedere. L’adulazione
viene praticata anche in assenza del soggetto verso il quale è diretta,
l’importante è assicurarsi che tale pratica giunga al prescelto e che questi intuisca
chi ne sia l’autore. Non bisogna mai dimenticare di arricchire l’adulazione
centrandola su determinati punti quali i figli, la bellezza, l’intelligenza, la
professione. E’ un lavoro di grande pazienza che si estende nel tempo e che
deve essere espresso con costanza senza temere la concorrenza di altri
adulatori. La personalità dell’adulatore non è omogenea ma varia a seconda delle
situazioni. Assistiamo quindi a quello che semina oggi per raccogliere domani o
quell’altro che si concentra sul potente di turno per trarne immediati vantaggi,
o l’altro ancora che generalizza (non si sa mai e allora, nell’incertezza,
meglio adulare tutti e sempre). Infine abbiamo l’adulatore che si concentra sul
parente del potente e quello che preferisce fare complimenti sperticati per
riceverne altrettanti in cambio.
Duro il mondo degli adulatori: al risveglio, la mattina, devono mettersi
subito all’opera con impegno e portare avanti, per tutta la giornata, il loro
lavoro, o meglio arte.
Un grosso impegno
mentale oltre che fisico.
Racalmutese Fiero
secondo me adulatori(ruffiani) si ci nasce. all'inizio ti puoi fare ingannare ma con il tempo avverti l'ipocrisia che lo contraddistingue e finisci per non credergli più anche quando dice la verità.
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