“Non c'è rispetto della legalità senza giustizia sociale. Non c'è
futuro senza attenzione continua e costante Una parte della società accetta di
morire. La mafia cresce dove ci sono i problemi sociali, come la mancanza di
lavoro. Finché non ci sarà estirpazione del disagio e della miseria, il germe
continuerà a colpire, alimentato dalla paura e dall'ignoranza, ma anche dal
fascino forte esercitato dal danaro e dal potere".
Esprimere giustizia sociale, non
vivere nell’ignoranza, non cedere alle lusinghe di ipotetici poteri, vuol dire,
anche, cambiare mentalità . Aprirsi
all’innovazione, alla discussione, alla collaborazione. Accettare le critiche e
farne tesoro, per costruire ancora
meglio, per il bene collettivo e nel
rispetto della persona. Evitare gli inganni e le menzogne. Essere aperti al
dialogo e mutare atteggiamento. Non guardare con ostilità, invidia e rancore il
prossimo e, arroccati nelle proprie idee, rifiutare i suggerimenti e le
proposte costruttive. Noi siamo così, da noi è così: nessuno deve disturbare i
nostri disegni, i nostri progetti. E chiunque dovesse farlo, chiunque dovesse
rappresentare un’altra voce, l’altra campana, non sarà mai un valore aggiunto,
una voce sincera da ascoltare, ma sarà sempre e solo un elemento di disturbo,
un corpo estraneo da estirpare, da annientare, da mettere in ridicolo, in
difficoltà, inculcando negli altri il germe della non credibilità. A noi non
interessa se quello che ci viene detto, suggerito, consigliato, possa
rappresentare un beneficio per la comunità. Non rappresenta un beneficio per
noi in quanto vediamo rivale e giudichiamo chi ci muove delle critiche, dei
suggerimenti, una persona che,
potenzialmente, potrebbe minare i
nostri progetti futuri. Magari a proprio beneficio.
Questo, che atteggiamento è!? Che
atteggiamento si chiama!?
Racalmutese Fiero
Hai fatto la radiografia di Racalmuto e, ahimè, di noi racalmutesi
RispondiEliminaSe l'invidia fosse...
RispondiEliminasaremmo tutti...
Pino