Piatto povero della cucina siciliana, “lu pani cuottu”
permetteva di utilizzare gli avanzi di pane raffermo, in tempi in cui non si
sprecava nulla. Pietanza nutriente e, per certi versi completa, erroneamente
veniva anche data, in tempi lontani, ai bambini come pappa da divezzamento.
Ingredienti:
Pane casareccio
raffermo di grano duro
1 cipolla
Passata di pomodoro
2 cucchiai abbondanti di pecorino grattugiato
1 uovo (facoltativo)
Sale q.b.
Pepe
Origano
Basilico
Olio extravergine d’oliva
Far appassire la cipolla affettata in poca acqua, quando
comincia ad essere trasparente, aggiungere un paio di cucchiai di olio
extravergine d’oliva e fare rosolare.
Unire la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero per
togliere acidità e lasciare cuocere per una decina di minuti.
Aggiungere, quindi, il pane tagliato a pezzi, l’origano,
il basilico, aggiustare di sale e pepe, mescolare il tutto e far cuocere, a
fuoco lento, per cinque minuti.
Infine, versare l’uovo sbattuto (facoltativo), mescolare,
spolverare con pecorino, un filo di olio extravergine d’oliva
E……BUON APPETITO
DA RURU’
Ho provato la ricetta.
RispondiEliminaBuonissima!
Grazie, Rurù!
Francesca P.
Bellissima ricetta --- piatto semplice,rustico e squisito che mi ha fatto ritornare indieto negli anni e mi ha anche commosso, il pensiero, di quando mio padre cunzava lu piattu per me in modo sublime --
RispondiEliminaGiulio