giovedì 22 novembre 2012

STANNO TUTTI BENE


Ricordate il film di Tornatore, con Marcello Mastroianni, “Stanno tutti bene”  Un padre che decide di andare a trovare i figli, sparsi per l’Italia, che sa ricchi e felici; questa è la realtà propinata da loro al vecchio padre, che si accorge, purtroppo, di persona, quanto sia lontana la verità da  quello che i figli hanno voluto fargli credere. Sì,  stanno tutti bene…

E’ un  meccanismo di protezione  che può a volte funzionare  per singoli individui, ma di sicuro è dannoso per la società  nel suo complesso, in quanto imprigiona  energie potenziali di benefico rinnovamento. Convincersi di qualcosa, chiudere gli occhi per non vedere, rappresenta una  forma di cecità mentale, come accade per altre forme di pregiudizio. Se scrivo questo è perché,  in verità,   temo che tale meccanismo  rischia, a volte, di contagiare  anche  me, limitando l’esternazione del mio reale pensiero,  ed è difficile comprendere  su  quali mie idee opera.

A volte, cercando di mettere in guardia chi  legge,  si rischia di non essere capaci  di  mettere in guardia  se stessi; la speranza è che si possa essere così bravi da  sgomberare la  mente dalle falsificazioni  non  ancora riconosciute.  Quando si leggono notizie, stati d’animo, opinioni ripetutamente divulgate, bisognerebbe pensare che quello che serve  è solo un gruppo di persone capaci di pensare, programmare e agire, incurante di tutto ciò  e proiettato esclusivamente  verso  un dovere sociale, espresso nella capacità di azione e di servizio.

Il discorso in realtà è molto più ampio e generico e certe distorsioni trovano la loro base in una caratteristica tipica dell'essere umano, ossia quella di considerare vere le proprie intuizioni e le proprie idee prima ancora di sottoporle ad un'analisi razionale. Un simile egocentrismo è alla base delle assurdità e delle storture di gran parte della storia di una comunità:  per prima cosa si assume per vera la propria intuizione, la propria visione generalizzata  e  le proprie affermazioni, dopo si cerca di utilizzare qualsiasi sorta di giustificazione   fino ai  ragionamenti poggiati su basi inconsistenti,  travisandola dai ragionamenti  se non dalle  dimostrazioni. Un  ragionamento logico, in sostanza, che parte da una visione propria, giusta o sbagliata che sia, per arrivare  alla fine solamente a delle ipotesi.  E’ purtroppo tipico del nostro modo di essere e del  nostro modo di pensare.

D'altronde un simile modo di procedere a volte porta persino a dei risultati positivi per se stessi, in quanto alcuni atteggiamenti prevenuti, alcuni preconcetti, ci portano ad avere delle intuizioni che a volte risultano  vantaggiose . Peccato che  spesso  tali intuizioni si rivelino semplicemente  errate, fuorvianti, peccato che non tutti abbiamo la pazienza e l'onestà di passare le nostre  intuizioni, le nostre azioni  al vaglio della ragione.

Racalmutese Fiero
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