"Ho
voluto essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della mia
epoca secondo il mio modo di vedere, fare dell'arte viva, questo è il mio scopo".
Questo affermava il grande pittore realista Courbert nel lontano 1956. Credo che noi siciliani siamo dei veri
maestri nell’essere realisti. La nostra
storia non ci dà scampo, in troppi sono venuti a comandare a casa nostra e
ognuno è venuto per prendere, mai per dare.
I siciliani hanno dovuto imparare subito come comportarsi
con ognuno degli occupanti, essere realisti era fondamentale per adeguarsi ad
ognuno di loro. I piemontesi sono stati gli ultimi e,anche se sostenevano di
essere nostri fratelli, non si sono comportati diversamente da chi li ha
preceduti.
Il realismo è stata l’arma segreta dei siciliani,
bisognava assumere l’atteggiamento che ci faceva sembrare accondiscendenti e a
volte addirittura servili. I siciliani hanno imparato a loro spese che non
potevano permettersi il lusso di essere idealisti, in una terra non sempre
capace di sfamare i suoi figli. Solitamente riteniamo idealista colui che è
legato a determinati “ideali” o “valori”
e ad essi dedica la propria vita. Questo concetto mal si concilia con l’essere
siciliano, abituati come siamo a vivere alla giornata, a non fare progetti a
lungo termine consci che nella nostra terra bisogna imparare che spesso
diffidare è necessario e chi ti accarezza vuole l’anima.
Gli stessi concetti li applichiamo da sempre anche nei confronti
dei politici i quali sono bravissimi a promettere e a convincere la gente che
lavoreranno per il bene della comunità; tutte chiacchiere alle quali nessuno
crede più e allora facciamo finta di credere a quello che ci dicono, ma sapendo
perfettamente di che razza sono fatti. Tutto si riduce ad un gioco delle parti,
a calcoli a volte complicati, di ciò che ci conviene o non ci conviene fare in
questa commedia amara e a volte disgustosa, alla quale ci tocca prendere parte,
sapendo bene che è finzione e avendo chiaramente in mente qual è la nuda e
cruda realtà.
Qualcuno pensa che bisogna cambiare tutto, credere in
uomini di buona volontà che con il loro lavoro, il loro impegno, la propria
missione e la loro passione possano migliorare le cose. Non ci fate caso sono solo degli idealisti ma
dei poveri illusi.
“Ogni tipo di
dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcool o la morfina o
l'idealismo”.
Carl Gustav Jung
“Un idealista è uno che, notando che una rosa odora
meglio d'un cavolo, ne conclude che se ne possa cavare una minestra migliore”.
Henry Louis Mencken
“Un idealista è incorreggibile: se è allontanato dal suo
paradiso farà un ideale del suo inferno”.
Friedrich
Nietzsche
“Se non sei idealista a vent'anni, non hai cuore. Se lo
sei ancora a trenta non hai testa”.
Randolph Bourne
Roberto
Salvo
In questi giorni i racalmutesi sono più che realisti, sono anche preoccupati e forse un poco spaventati. Il paese sembra non avere una guida, qualcuno che parli ai cittadini e spieghi bene come stanno le cose. Qualcuno che possa dare un poco di speranza, di coraggio che rassereni la comunità. Navighiamo a vista con la quasi certezza che andremo a sbattere da qualche parte.
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