Una
manifestazione civile e non una protesta per partito preso. Questo è quello che
ha animato tanti giovani stamani a Racalmuto. Nei loro sguardi si leggeva
l’orgoglio e la determinazione. Hanno voluto dire no alla violenza, sfilando
per le vie principali, senza platealismi, senza eccessi. Hanno voluto mostrare
un paese diverso da quello che ultimamente appare.
Racalmuto del fare e della
speranza. Tanti giovani e tanti genitori che insieme trasmettono un messaggio
positivo all’intera comunità. Da qui, dalla scuola, palestra di vita, deve
partire una riscossa che sia sempre moderata nei toni. Quella scuola alla
quale, spesso, si presta scarsa attenzione.
Ha ragione don Diego Martorana
quando, parlando ai genitori dice loro di stare ancor più vicini ai figli, di
coinvolgerli e di far superare loro i tanti momenti di disagio. Una
manifestazione preparata con cura, insomma e riuscita. L’aspetto maggiormente
significativo è stata la presenza degli anziani accanto a tanti ideali nipoti.
Espressione di fiducia nelle loro capacità e consegna di un ideale testimone
verso la costruzione di un futuro migliore.
Questa è la Racalmuto che vogliamo
vedere, questo è il paese che ci piace e che ci porta a pensare che un clima di
disinteressata collaborazione, di
reciproco aiuto può ancora esistere. A tutti gli studenti va il plauso per aver
mostrato che i giovani di Racalmuto ci sono e che sanno farsi sentire.
Racalmutese Fiero
E' vero,i ragazzi e tutti gli insegnanti meritano un plauso. La scuola è la seconda casa dei nostri figli e sta a tutti noi, quindi dare sostegno, non solo in occasione di queste brutte circostanze, ma tutti i giorni. Non bisogna recarsi a scuola solo quando nostro figlio ci racconta che l'insegnante lo ha rimproverato. Ci sono i rappresentanti d'istituto che vengono eletti ogni anno,cosa fanno? Perchè questa iniziativa non è partita da loro? Avrebbe dovuto essere tutta la comunità racalmutese ad essere vicina alla scuola, parte lesa, e non la scuola essere la promotrice.Un apprezzamento anche al giornalista Savatteri che col suo intervento ha cercato di sdrammatizzare la cruda realtà che affligge la nostra comunità
RispondiEliminaGentile anonimo, sono Luigi Falletti, vice presidente del Consiglio di Istituto, vorrei chiederle dove era lei ieri nel corso della seduta del Consiglio di Istituto che è stata indetta in assise pubblica e dove era quando i componenti del Consiglio di Istituto hanno sfilato insieme ai nostri ragazzi. Vorrei inoltre, chiederle, gentile signore se lei conosce gli atti che nel corso degli anni sono stati elaborati nel corso degli ultimi tre anni. Desidero, inoltre, informarla che il Consiglio di Istituto viene eletto ogni tre anni e non annualmente come lei indica, evidentemente sono molte le cose che non conosce. Per evitare ulteriori mancanze di informazione, le comunico che il prossimo 18 e 19 novembre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche all'interno del Consiglio di Istituto, pertanto la invito a votare per indicare eventuali "abili" sostituti che il con suo acume le avrà, sicuramente già individuato. La saluto,cordialmente, invitandola per il prossimo futuro ad avere il coraggio delle proprie opinioni firmando le sue opinioni.
EliminaLuigi Falletti vicepresidente del Consiglio di Istituto "Generale Macaluso" Racalmuto
Desidero ringraziarLa pubblicamente per la nota chiarificatrice. Auguro a Lei e a tutto il Consiglio di Istituto buon lavoro.
EliminaSalvatore Alfano (Racalmutese Fiero)
La ringrazio Signor Alfano, e visto che ci siamo facciamo un po di informazione... Il 18 ed il 19 novembre come sopra indicato si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto, invito tutti i genitori, a recarsi alla urne e indicare, i genitori che dovranno far parte del Consiglio. Spero in un'affluenza consistente e motivata.
RispondiEliminaIl 18 e il 19 novembre, recarsi a votare per il rinnovo del consiglio di istituto, rappresenta una logica prosecuzione alla manifestazione che si è svolta ieri. Sono certo che i genitori tutti sapranno rispondere in maniera adeguata. La scuola è un diritto di tutti e va sostenuta.
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