Leonardo Sciascia ha definito il nostro
paese veramente straordinario. Anche io sono convinto che Racalmuto sia davvero
un paese straordinario e la lontananza di tanti anni mi porta ad amarlo ancora di più.
Questo è il paese dove affondano le mie
radici, dove ho vissuto con i miei familiari, dove ho conosciuto molti dei miei
amici più cari; i miei ricordi più belli dimorano in questo paese che amo e che
sento mi appartiene.
Questo è anche il paese che “odio”, perché
vorrei vederlo diverso, un paese che sappia dare ai suoi figli, almeno, un
valido motivo per restare.
Purtroppo come tutti sanno Racalmuto è
stato commissariato e cosa più grave è preda di una crisi finanziaria
terribile. I commissari prefettizi mirano al pareggio di bilancio e faranno di
tutto per riuscire ad ottenerlo.
E’ di questi giorni la notizia che, a causa
dei pochi fondi a disposizione, anche gli addobbi natalizi saranno sacrificati;
forse i commissari pensano che sono misure di questo tipo ad evitare il
dissesto paventato che allarma tutti quanti!
Un paese senza luci e addobbi natalizi? -
si sono detti alcuni - ma vogliamo scherzare? Il giornale locale, i blog, la Chiesa,
hanno organizzato immediatamente una colletta allo scopo di raccogliere fondi
per far sì che anche per questo Santo Natale Racalmuto brilli di mille luci, e
sembri un paese normale di cui tutti possano essere orgogliosi.
Sembrare... Questo è lo scopo della
lodevole iniziativa o il problema, secondo il mio punto di vista, l’occasione
per qualche distratto di riflettere su cosa sia successo. Mai nessuno a cui
venga in mente di organizzare qualcosa per cercare di capire come il nostro
paese si trovi in questa situazione, se ci sono dei responsabili, come e perché
sia potuto succedere, in modo da evitare che possa ripetersi in futuro.
Il signor Giuseppe scrive su facebook e
parla del silenzio assordante di tutti i partiti, a cominciare dal suo, su
quanto è capitato al nostro paese e come cercare di porvi rimedio. Certo è già
qualcosa, ma limitarsi alle semplici invettive serve a poco, è come dare i
propri pesci al vicino per evitare che muoia di fame, mentre la cosa più
intelligente, seria e giusta da fare volendolo aiutare, sarebbe quella di
insegnargli a pescare.
Credo, signor Giuseppe, che alle parole
dovrebbero seguire i fatti, specialmente da parte di chi intende proporsi per
governare Racalmuto nei prossimi anni, tutti quelli come Lei che vivono in
paese e hanno conoscenza dei fatti politici accaduti, sarebbe bene che li
raccontassero pubblicamente, non crede?
Desidero comunque ricordare che nelle
pagine di questo Blog più volte sono stati affrontati argomenti inerenti i
gravi silenzi e i problemi che affliggono Racalmuto, e per averlo fatto il Blog
e noi che ne facciamo parte, siamo stati attaccati e criticati, poiché alcuni
credono che basti non parlarne perché i problemi scompaiano, salvo poi
contraddirsi, “cliccando” “mi piace” ,
su quanto denuncia il signor Giuseppe.
Come ho già detto non sono residente in
paese, ma questo non mi impedisce di capire quanto basta per poter dire che,
purtroppo, non sarà questa generazione a risolvere i problemi di Racalmuto. Per
il momento, come qualcuno propone, pensiamo ad infiocchettare il paese per il
Santo Natale. Tutto per bene, come in una famosa commedia del grande Luigi
Pirandello.
Roberto Salvo