Il Paese attraversa un momento di profonda crisi, anche e soprattutto dal punto di vista della politica, tanti i motivi e troppi gli aspetti in cui il disagio si riflette. Nell’ultimo periodo, molte donne sono state coinvolte, in prima persona, in situazioni poco edificanti. Le donne, a cui prima e per molto tempo è stato impedito, persino il diritto al voto e che, in seguito, hanno avuto ampi riconoscimenti, potrebbero interpretare con confusione il loro ruolo oggi nella società. Il loro impegno parte da molto lontano. Esse hanno conquistato, con numerose battaglie, a volte lentamente ma sempre inesorabilmente, un ruolo paritario nella conduzione delle pubbliche amministrazioni, esercitando, con la loro presenza, il rispetto dello spazio politico. Non dimentichiamo il movimento femminista degli anni 70 e, in generale i movimenti delle donne presenti in vari gruppi politici, associazioni, sindacati fino ai successivi organismi di parità. Una nuova politica non può prescindere dall’affrontare in modo strutturale e decisivo il tema della parità in genere e delle pari opportunità per i giovani. A patto che ogni rappresentanza apicale sia confortata da una solida preparazione e da una indiscutibile professionalità. Vorremmo evitare che l’introduzione delle quote rosa, possa aprire le porte, in posizioni di vertice, a rappresentanze poco preparate ma che possano emergere per forza e capacità proprie. Solo così facendo la società dimostrerà di essere al passo con i tempi e potrà proiettarsi verso orizzonti internazionali.
Racalmutese Fiero
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