Nei primi anni di vita, quando la crescita in peso e statura è
estremamente veloce, il bisogno energetico e proteico è maggiore.
Comunemente viene posta molta attenzione, soprattutto negli ultimi anni,
perché i nostri bambini assumano le giuste quantità e la giusta qualità
di zuccheri e grassi senza eccedere, ma difficilmente, se non da parte
degli addetti ai lavori, si fa caso a quante e quali proteine assumono i
nostri bambini sin dalla più tenera età.
Le proteine sono fondamentali a tutte le età, ma soprattutto in età
pediatrica, perché rappresentano “i mattoni” che il nostro organismo
utilizza per costruire i nuovi tessuti e riparare quelli danneggiati. Le
proteine hanno un turnover giornaliero e, al contrario dei grassi e
degli zuccheri, non esistono organi in cui possono essere conservate per
poi, se introdotte in eccesso, utilizzarle quando servono.
Contrariamente a quanto ritenuto dai genitori, la quantità di
proteine che è necessario assumere sin dai primi mesi di vita non è
altissima, e, negli ultimi anni, le stime dei fabbisogni sono state
rivalutate e ridotte drasticamente.
Le proteine assunte con l’alimentazione possono essere di origine
animale (carne, pesce, uova, latte e derivati) o di origine vegetale
(cereali, legumi, frutta secca). È consigliabile dividere al 50%
l’apporto di proteine animali e vegetali.
Ma queste raccomandazioni sono conosciute e vengono rispettate?
Mentre nel Terzo Mondo le carenze alimentari determinano anche un
deficit di assunzione di proteine, situazione ancora presente nei
bambini italiani fino agli anni ‘50, il problema emergente oggi nei
paesi ricchi è la malnutrizione per eccesso anche di proteine.
La cosa grave è che se all’eccesso calorico ormai fanno caso anche i
genitori, all’eccesso proteico non si fa caso, anzi si ha sempre paura
che il nostro bambino possa mangiare poca carne o poco pesce, ecc.
L’eccessiva assunzione di proteine nei primi anni di vita, oltre a
determinare danni acuti come un eccessivo carico renale e una perdita
di calcio con le urine, aumenterebbe nel tempo il rischio di sviluppare
sovrappeso ed obesità.
Alcuni autori hanno evidenziato che, se la mamma durante la
gravidanza assume troppe proteine, il feto alla nascita ha un numero
maggiore di cellule di grasse (adipociti), altri studi hanno evidenziato
che se il bambino assume troppe proteine nei primi anni di vita si
determina un ulteriore aumento degli adipociti, un aumento del grasso e
un precoce “adiposity rebound” cioè quell’aumento del BMI che,
normalmente, deve avvenire tra i 5 e i 6 anni, e che se invece si
verifica prima determina un aumento del rischio (anzi la quasi
certezza!) di obesità in epoche di vita successive.
Ma quali possono essere gli errori che determinano un’eccessiva assunzione di proteine e in particolare di proteine animali?
L’introduzione nella dieta del latte vaccino prima dell’anno di vita;
un divezzamento troppo precoce o, ove questo sia iniziato regolarmente,
quantità eccessive per l’età di carne, pesce, formaggi (ad esempio
quante volte aggiungiamo alla pappa in cui è gia presente la carne, il
pesce o legumi uno o più cucchiai di parmigiano?), quantità che tendiamo
ad aumentare con la crescita del bambino.
Dunque, care mamme proviamo a pensare e a convincerci che
frequentemente noi adulti tendiamo a sovrastimare le reali necessità per
una crescita regolare dei nostri bambini ed anche nel caso delle
proteine riduciamo con serenità le porzioni di tutti grandi e piccini.
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