Il ritmo frenetico della vita non ci concede tregua. Corriamo tutti
incontro non si sa a cosa o lontano da chi. E’ un continuo scambio di parole
che toccano il superficiale, senza mai scendere nel particolare e accarezzare
quel piacere che alcuni valori della vita dovrebbero concedere. Lo scambio di
battute tra due amici, un bacio con la persona amata, uno sguardo che, a volte,
vale mille parole e la certezza di una costante presenza che rassicura noi,
anime in cerca di non si sa bene cosa ma profondamente bisognose sempre di
conferme.
Poi, d’un tratto cala la sera – sembra il titolo di un film o di una
canzone – l’animo è più propenso a rilassarsi e a scendere a patti col proprio
corpo. La mente si affolla di pensieri, mille domande si affacciano come folate
di vento impetuose e le risposte si cercano dentro quel chiaroscuro che è
dentro ognuno di noi. Tornano alla mente tanti ricordi, alcuni piacevoli,
struggenti a volte velati di rimpianto e altri, imperiosamente prepotenti, ci
danno quel senso di rabbia che difficilmente potrà mai sopire. Ci si chiede il
perché di tante cose, il dolore per certi fatti, a volte evitabili, il rancore
per altri , per episodi che ci hanno visti protagonisti, la delusione per gli
amici persi o per quelli che ci tradiscono deludendoci.
E’ facile dire che
niente dovrebbe mai sconvolgerci e che la natura umana è così, che nessuno sarà
mai uguale a un altro. Ma l’amicizia, la lealtà, la stima, la considerazione
degli altri, rappresenteranno sempre principi irrinunciabili. Poi le domande si
fanno particolari e le spiegazioni o
meglio le congetture diventano più insistenti, a volte tendenziose. Ma su tutte ne spicca una per cruda realtà che rimbalza sul viso come schiaffo: cosa avremmo fatto noi al posto
di…in quella occasione…e le risposte tendono a giustificare quello che, da un
giudizio acritico, potrebbe essere assimilato a un generale comportamento. Ma
no, no! La mente rifugge subito da una tale spiegazione e rimanda il pensiero a
etici valori. Scompare quell’egoismo che suggerisce comportamenti non tuoi,
lasciando il posto a ciò che l’anima ti raddolcisce, alla consapevolezza di marcare
la differenza a tuo favore; una coerenza mai mancata, una lealtà mai venuta
meno.
Il sonno arriva sulle tue palpebre e la mano, stretta a quel bicchiere si
allenta. E’ tempo di dormire, la sera lascia il posto alla notte e domani il
giorno imperioso farà la sua comparsa, ancora una volta e lasceremo spazio al
nostro io che ci trascinerà per quelle strade dove incontreremo amici,
fratelli, conoscenti ma passeremo oltre frettolosi, senza fermarci, senza
parlare, senza riconoscerli.
Racalmutese Fiero
La vita ci mescola le carte continuamente. Viviamo credendo di conoscere la strada che dobbiamo percorrere e all’improvviso il destino ci sbarra la strada. Ci fa cambiare tragitto. Dobbiamo ricominciare tutto da capo. La forza di riprendere il cammino ce la dà la consapevolezza di avere agito seguendo principi di libertà ma nel rispetto degli altri. L’etica, principio irrinunciabile per la coscienza del giusto. Le cose importanti della vita a volte ci sfuggono presi come siamo da quelle pratiche. E’ un peccato non rendersi conto della ricchezza che ci passa accanto in termini di umanità. E’ veramente un peccato farsi avvolgere e soffocare dall’indifferenza.
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