Con ritardo, mi piace ricordare qui una persona. Una persona che è legata
ai ricordi della mia infanzia e che ha rappresentato una delle figure che hanno
caratterizzato Racalmuto.
La incontravo soprattutto d’estate, quando dalla Noce i miei zii mi accompagnavano insieme ai
cugini, in paese per una “spuntatina” ai
capelli. Si andava al Carmelo, nella bottega di Mastru Bilasi, che procedeva al taglio secondo i suoi gusti
che, alla fine, non corrispondevano mai con i nostri.
Qualche anno fa, percorrendo in macchina la via Roma, mi accorsi di un
uomo, perfettamente riconoscibile, seduto sull’uscio dell’antica bottega di
barbiere. Provai una certa emozione. All’interno vidi l’arredo immutato che
fece affiorare alla mente nostalgici
ricordi. Bastarono due parole per spiegare chi fossi, “a chi appartenessi”, perché
quell’uomo, che prendeva il sole davanti la vecchia sala da barba, ricordasse
perfettamente.
Questa estate ho conosciuto uno dei figli che mi dava notizie su una salute
perfetta del padre. A Natale ho conosciuto un altro dei figli; mi confermava
l’integra lucidità del genitore. Solo oggi ho avuto notizia che, giorni fa, Totu Mastru Bilasi ci ha lasciati all’età di
90 anni.
Racalmutese Fiero
U Zii Totù Il barbiere chirurgico con i suoi “strummènti”…
RispondiEliminaMi ricordo un particolare non la definizione esatta in quando ero piccolo e di nascosto guardavo U Zii Totù che prendeva 10 Lire lo avvolgeva in una piccola “Pezza” stoffa,come una caramella il tutto lo inzuppava d’olio d’oliva dopodiche metteva sulla pelle accendeva la Pezza prendeva un Bicchiere lo metteva sopra la pezza si spegneva la pelle veniva risucchiata non so a cosa serviva ..Per me sono bellissimi ricordi
Angelo Marchese
questi venivano chiamati li strummenti era una macchinetta con una piccola levetta , che alzandola fuoriuscivano delle linguette taglienti, appoggiandola sul petto venivano fatti dei taglietti e col bicchiere con la pezza accesa risucchiava il sangue.
Eliminaveniva fatto tutto ciò quando una persona era raffreddata o aveva dei dolori.
L’ amore è uno strumento di musica che risuona anche quando lo strumento tace...c’ è qualcosa di peggio che la morte...è la presenza degli assenti nella memoria dei viventi. Mi manchi già tanto papà. Riposa in pace ti voglio bene.
RispondiEliminaGiuseppe.
quanti belli ricordi la sera quando i contadini ritornavano della campagna dopo la spaghettada si andava da mastro bilasi a passare tempo si parlava di tutto quasi sempre a voce alta prendendo cosi forma da circolo e in un angolo si giocava a carte bei tempi un grande omaggio a lu zi totu che ci a lasciati
EliminaLu zi Totu, è stato per me uno zio vero. Potrei dire che ha fatto parte della mia famiglia, abitavamo nello stesso cortile, ero spesso nella sua casa con i suoi figli, specialmente con Bilasino. Con grande dolore apprendo oggi della sua scomparsa. Il mio affetto per Lui e la zia Pina saranno senpre vivi nel mio cuore.
RispondiEliminaHo un bel ricordo di Mastru Bilasi, non solo ora che non c'è più, ma direi da sempre.
RispondiEliminaPer tutta l'infanzia, e fino intorno ai 16 anni, sono andato a farmi tagliare periodicamente i capelli nella sua bottega, che era un circolo-luogo di conversazione e di aggiornamento di fatti locali, presenti e passati.
Un racconto iniziato da uno dei presenti diventava racconto corale,
a cui ognuno aggiungeva qualcosa per renderlo più completo e chiaro.
Il coordinatore della discussione era sempre Mastru Bilasi, che aveva
l'abilità di dire tutto con estrema chiarezza, anche cose non piacevoli,
ma che la sua ironia rendeva accettabili.
Ricordo che una volta per dire a uno, in sostanza che era un ubriacone, gli ha detto, alla presenza di tante altre persone, che era così amante del vino tanto da prepararsi il minestrone, non cuocendolo nell'acqua, ma nel vino, suscitando l'ilarità di tutti i presenti.