Non
è il primo aprile. Nessuno scherzo. Quello che abbiamo letto sulle pagine dei
quotidiani, sentito alla radio, trasmesso dalle televisioni di tutto
il mondo, è una realtà: Papa Ratzinger si è dimesso.Tanti si sono radunati in
piazza San Pietro per sentire dal vivo le ultime notizie, le tante congetture
che già si fanno e continueranno a farsi per tanto tempo ancora.
Ma cosa ha
portato il Papa tedesco a prendere una tale decisione? Sicuramente hanno inciso
la salute malferma e l’età avanzata, i tanti impegni, le tante preoccupazioni. Benedetto XVI non aveva
un compito facile: sostituire il suo predecessore, portando a termine il suo
pontificato, senza farne sentire la mancanza, l’autorevolezza, la capacità che
hanno contraddistinto Giovanni Paolo II.
Oltre
questi motivi, probabilmente se ne celano altri. L’impossibilità di
arginare la crisi della Chiesa
cattolica, non perfettamente al passo con i tempi. I tanti scandali che
rischiavano di minarne le fondamenta e che rendevano vana ogni lotta.
L’impossibilità di ricevere, dalle gerarchie ecclesiastiche, quell’aiuto di cui
il Papa avrebbe avuto bisogno. Una scarsa collaborazione ricevuta da tutti
quelli che avrebbero dovuto fornirla, negata forse a causa di intrighi, complotti,
congiure, vere o presunte, ma sicuramente oltre ogni umana immaginazione. Anche
dall’interno degli appartamenti vaticani il Papa si è dovuto difendere, non ha
potuto fidarsi neanche dei suoi più stretti collaboratori, ed è stato vittima di quello che probabilmente,
se non provocato è stato sicuramente auspicato: il suo ritiro.
Ma soprattutto
hanno inciso su questa storica decisione la cura di uno Stato tra i più piccoli
del mondo, dove transitano interessi internazionali e si giocano tante partite,
bersaglio di attenzioni malevole, oltre la gravosa questione delle finanze
vaticane, oggetto di tanti dispiaceri, preoccupazioni. Ingenti quantità di
denaro vengono gestite dalle banche vaticane, una ricchezza da amministrare
senza indecisioni.
Ratzinger è stato
lasciato solo. Non riusciva più a tenere testa a tutto ciò, agli scandali, agli
interessi, ai tanti impegni per mantenere accesa l’attenzione mondiale sulla
Chiesa e mantenerne inalterato il potere.
Racalmutese Fiero
Sono perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto. Penso anch'io esattamente che il Papa sia stato non solo lasciato solo ma anche tradito e non certo dal "corvo" di cui si è tanto parlato ma dalle "aquile" che stavano dietro al corvo!!!
RispondiEliminaIl fatto che non abbia parlato di questa sua decisione con nessuno all'interno del vaticano la dice lunga....e a mio parere ha fatto benissimo a non anticipare niente a nessuno. Credo che il Vaticano, anche per un Papa, sia un ambiente alquanto difficile purtoppo. Comunque qualsiasi siano le motivazioni della sua decisione sono da rispettare. Lia