Una
volta non si buttava nulla e la pasta era l’alimento principe per pance esigenti, provate da duro lavoro. Se ne
cucinava in gran quantità e anche se veniva distribuita in porzioni abbondanti
ai commensali, ne rimaneva per il cane e
il gatto, e se ne conservava una buona
porzione per la sera. Veniva consumata fritta. Passiamo, dunque, alla ricetta:
INGREDIENTI:
Spaghetti
(rigorosamente) al sugo di pomodoro.
Olio
extravergine di oliva.
Pecorino
grattugiato.
Esiste
anche una variante con l’aggiunta dell’uovo sbattuto, alla fine, da buttare
sulla pasta calda, appena fritta e a fuoco spento.
Ungere
una padella, possibilmente di ferro. Strofinare al suo interno un foglio di
carta, quella che si usava per avvolgere il pane. Versare la pasta e mettere
sul fuoco vivace, ma non troppo. Far friggere fino a quando sugli spaghetti si
sia formata una crosticina croccante. All’interno devono rimanere morbidi.
Spolverare con pecorino abbondante
E…BUON APPETITO DA RURU’
Un bellissimo ricordo di quando ero bambina, dai miei nonni.
RispondiEliminaAllora non si facevano diete, nessuno ingrassava mangiando soprattutto farinacei- Tempi meravigliosi
RispondiEliminacose dei bei tempi andati
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