Manca
poco al prossimo confronto elettorale; la Sicilia, domenica 28 ottobre, va al
voto per eleggere il suo Presidente. Arduo il compito da svolgere. La Regione,
infatti, a fine anno avrà accumulato un
debito pari a sei miliardi di euro. Le spese sono in aumento e le entrate
diminuiscono.
Secondo
l’ultimo assessore al bilancio, col persistere della situazione attuale, la
Regione siciliana rischierebbe il default nel 2014. Tanti gli indecisi tra gli
elettori e molti quelli che avrebbero deciso di astenersi dal voto. La scarsa
fiducia è data da anni di malgoverno.
Avevamo
pensato, sulla scia di altri blog, altri
giornali online, di scrivere un articolo che fosse di sprone a candidati di
qualunque schieramento ed elettori tutti.
Confrontandoci,
non volendo cadere nella retorica e nella facile demagogia, che ci porterebbe
ad affermare concetti che già prima non ci convincevano, abbiamo deciso di
limitarci ad un augurio rivolto a tutti i siciliani e alla nostra terra, che
amiamo e alla quale siamo profondamente legati; che possa finalmente trovare
motivo e forme di un meritato, quanto desiderato riscatto.
Racalmutese Fiero
Complimenti per la foto, è stupenda, visto l’argomento trattato rappresenta perfettamente ciò di cui stiamo parlando, sembra un misterioso messaggio che l’Etna ci sta inviando.
RispondiEliminaLa Sicilia è sempre stata terra di conquista, forse per le sue ricchezze o per la posizione geografica; i greci, i romani, i longobardi. Infine pure un genovese che, a nuto, dimenticando di farsi prestare un bellissimo yacht, ha conquistato la nostra Isola. Ma tutto questo ci darà l'orgoglio di essere siciliani e servirà a farci riscattare?
RispondiEliminaSostiene Vassalli : “di un uomo che cosa resta? / Terra, polvere, ombra, fumo, nulla. “ Guardando questa foto penso alla mia Sicilia, ma quello che vedo nella foto è solo fumo, mi chiedo se anche la mia terra è fatta di solo fumo, se è questo fumo che ci ha impedito e ci impedisce di vedere, di intuire la strada, di guardare lontano, al futuro. Vorrei tanto che la mia Sicilia fosse liberata dal fumo e possa essere ricordata per la sua storia.
RispondiEliminaCon persone diverse avrei avuto fiducia che la Sicilia potesse riprendersi. Con i candidati attuali sono scoraggiato. Niente cambierà fino a quando sarà toccato il fondo.
RispondiEliminaVorrei chiedere ai passati presidenti e alle giunte: come hanno fatto ad accumulare debiti per 6 miliardi? E' giusto che i responsabili del disastro non vengano puniti?
RispondiEliminaIn quella nuvola di fumo c'è anche l'odore acre dello zolfo, il minerale a cui tante vite, giovani e adulte, sono state sacrifichate. Se l'Etna ci sta inviando un messaggio, speriamo non sia lo stesso di sempre.
RispondiEliminaLa Sicilia è come una bella donna; pochi l'hanno amato, molti hanno abusato di lei. A tutti ha lasciato un amaro rimpianto
RispondiElimina« Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra. »
RispondiElimina(Principe Don Fabrizio Salina)