La Sicilia
consegna alla sua storia politica queste particolari elezioni 2012 del suo
presidente.
La prima novità è arrivata dal mare; un non più giovane
uomo barbuto del profondo nord raggiunge
a nuoto la Sicilia. Si tratta di un uomo che pur rivoluzionando il modo di fare politica,
utilizzando la rete internet, sbarca nella nostra Isola e comincia una campagna
elettorale con il metodo più antico che lo porta a fare comizi paese per paese.
Finalmente si chiudono le urne e si concretizza la
seconda grande novità: meno della metà dei siciliani si è recata alle urne, un
fatto senza precedenti. Quali sono stati i motivi che hanno portato a questo? Molti pensano che i siciliani né hanno avuto
abbastanza della politica, di tutte le promesse fatte dai politici e mai
mantenute e, rassegnati dall’immutabilità delle cose, sono rimasti a casa.
Altri, più maliziosi, pensano che questa volta, a causa delle
precarie condizioni economiche in cui versa la Regione, con un debito di sei
miliardi, i politici non hanno potuto né promettere né dare e questo ha
provocato l’astensione al voto.
La terza grande novità sta nel fatto che un movimento,
che si è presentato per la prima volta alle elezioni siciliane diventa il più
votato dell’Isola, il suo leader promette
ai cittadini la trasparenza.
Il candidato Crocetta, appoggiato da una coalizione di
partiti di centrosinistra, è stato eletto nuovo presidente della Regione
Sicilia. Le sue prime dichiarazioni riempiono di speranza il cuore dei
siciliani, dichiara che, come ha sempre fatto, contrasterà la mafia invitandola
a fare le valigie , licenzierà tutti i consulenti esterni, ogni appalto sarà
dato con la massima trasparenza, ridurrà il numero dei deputati e i loro
stipendi, saranno eliminati i vitalizi e ogni spreco. Tante sono state le cose dette nelle prime
dichiarazioni dal nuovo presidente e noi tutti che conosciamo Crocetta, come uomo sincero e onesto, crediamo
in tutto quello che ha dichiarato.
Purtroppo tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il
mare, come si suol dire, il nuovo governatore della Sicilia, sfortunatamente,
non ha una sua maggioranza e dovrà chiedere ad altri partiti di appoggiare la
sua giunta.
Gli schieramenti a cui dovrà chiedere l’appoggio non
hanno mai detto ne fatto le cose che il presidente Crocetta vuole realizzare e,
soprattutto tra questi partiti, che dovrebbero sostenerlo, c’è chi è appena
uscito dal precedente governo, che ha
realizzato proprio le cose che il nuovo presidente intende eliminare. Ci
chiediamo se queste forze politiche potranno mai smentire se stesse.
Un brivido corre sulla schiena dei siciliani stanchi di
mangiare crocchè e il timore che, anche
se animato da buone intenzioni, il presidente Crocetta non potrà realizzare i
progetti che ha in mente e tutto ciò che ha promesso al popolo siciliano.
« Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli,
le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a
crederci il sale della terra. »
(Principe Fabrizio Salina)
Roberto Salvo
Le crocchè, sign. Salvo sono un piatto pesante ed indigesto come tutte le fritture, anche se noi siciliani siamo abbituati a mangiarle, temo che sarà difficile digerirle per alcuni. I siciliani non si aspettavano niente di nuovo e quindi non avranno problemi ad accettare che tutto rimane come era. La nostra storia è questa e non possiamo farci niente, così è stato e così sarà e a chi non gli conviene è libero di andarsene dove vuole.
RispondiEliminaSe il presidente Crocetta farà quello che ha detto sono sicuro che i grillini lo appogeranno.
RispondiEliminascusami tanto caro ANONIMO non puoi contraddire il signor SALVO, noi SICILIANI siamo solo incapaci di saper valutare.
Elimina