..."La noia e l'abbandono son la tua malattia..." così cantava nel 1971 Josè Feliciano. Dopo quarantuno anni, per Racalmuto sembra un motivo perfettamente attuale. Nei bar, pochi tavoli e qualche astante con l'immancabile bottiglia di birra tra le mani, come a voler stringere l'unica distrazione possibile in un paese che offre sempre meno e che poco si adopera per attirare il turista e per trattenere i locali. Molti i giovani che cercano divertimenti fuori da un paese che non riesce ad organizzare nulla. Di chi la colpa? Di una passata amministrazione che non ha saputo costruire e alla quale poco ha importato adeguare la realtà locale ai tempi? Di un'attuale gestione amministrativa che non ha messo in programma e in bilancio nessun evento stagionale per Racalmuto? Non crediamo; l'attuale amministrazione prefettizia deve fare i conti con un debito pregresso che si è inesorabilmente accumulato negli anni. Inoltre, da non trascurare, l'indolenza paesana e una mentalità poco incline ai cambiamenti. Nessun accenno, soprattutto da parte dei giovani e di quanti amano questo paese di una pur minima iniziativa. E dire che le nuove generazioni dovrebbero rappresentare il futuro; a loro vengono affidate le sorti di ciò che stanno vivendo. Su di loro sono riposte le speranze di una rinascita sociale e culturale. A loro appartiene un paese da preservare. A loro sarà affidata, in futuro, la guida del paese. La musica nei locali ad alto volume, sembra suonare per sporadici passanti. Si vive un paese come se non ci appartenesse, come se lo avessimo in prestito o come se dovessimo, prima o poi, lasciarlo inesorabilmente.
Racalmutese Fiero
Egr. Racalmutese Fiero,
RispondiEliminaConsidero la tua riflessione troppo dura nei confronti dei giovani di questo paese. Ritengo fuorviante considerare il "centro del mondo" la rappresentazione dell'"anima del paese" le inizitive mediatiche di 4 persone che si parlano tra di loro in blog o social network che siano. Esistono realtà di giovani che senza clamore si sono inventati lavori, gruppi musicali, gruppi scout, gruppi di volontariato (GREAST) che si alzano la mattina per sudarsi la propria giornata senza che facciano tanto clamore ma con la dignità di onesti lavoratori. Non voglio dire che ci troviamo nel "mondo migliore possibile" ma che comunque si lotta per tentare di dare un'anima viva a questo paese. Nonostante i lutti, i carceri a vita, le stragi di mafia che ci sono stati. Il problema è solo uno che chi aspira a divenatere classe dirigente post commissiaramento deve fare un solo raginamento, secondo me, prendere le cose buone e gli uomini perbene e competenti del ventennio '70-'90 e del ventennio '90-'2010 trovare una sintesi e le ragioni per stare insieme per uscire con dignità e progettualità da questa triste parentesi di commissiaramento. Malgrado tutto permettendo.
Gentile Anonimo,
Eliminala mia riflessione non è dura in quanto non attacca nessuno. Magari è critica. Parli di gruppi giovanili esistenti in paese che si inventano lavori, gruppi musicali, scout, volontariato e altro ancora, Mi piacerebbe che questi ragazzi scendessero nelle piazze a suonare, organizzassero dibattiti, coinvolgessero altri giovani nelle loro attività culturali e di volontariato. Che fungessero, insomma, da aggregatori e non da singoli, per evitare che altri coetanei possano scegliere di disertare il paese. Per quanto riguarda "l'anima del paese", ti assicuro, nessuna pretesa di scrivere o dire verità assolute nè di rappresentare il "centro del mondo". Esprimo le mie opinioni, giuste o sbagliate che siano e, ogni volta, spero sempre di ricevere commenti come il tuo che possano innescare il confronto, la discussione, attraverso le quali si possa arrivare alle soluzioni. Il blog appartiene a tutti non è: "io me la canto e io me la suono". Per quanto riguarda la tua riflessione e soluzione politica...Malgrado tutto, credo che sia fuori dal contesto della mia riflessione. Penso, comunque, che nuove leve, nuove energie, possano rappresentare veramente la soluzione e la novità per il paese. Risorse che non abbiano vizi di fondo ma che si presentino libere da ogni condizionamento, vincoli e prive di malizia. Grazie per il tuo commento.
Salvatore Alfano
Egr. Salvatore,
EliminaMi arrogo il diritto del tu.
Scrivo per recuperare alcuni miei concetti espressi male che ti hanno indotto in errore.
1. Per riflessione "dura" intendevo dire che forse stiamo tutti quanti, caricando un peso ancora grande su delle spalle piccole come quelli dei giovani racalmutesi. Ne pongo uno per tutti. In questi ultimi tempi siamo stati sui giornali per fatti sicuramente positivi, tutti illustre fime del giornalismo nazionale si sono spesi per Racalmuto. Tale positività mi fa pensare come se tutto il male fatto dalla mafia sia finito. Ma voglio ricordare a tutti noi che non tutte le sentenze giudiziarie emesse hanno "fine pena mai", tra qualche hanno chi a pagato il prezzo con la giustizia sara di nuovo in mezzo alla nostra società. Quindi, tutti gli intellettuali del nostro paese che hanno avuto rimorsi di coscienza per non avere evitato che i coetani diventassero mafiosi, i politici che nelle grandi occasioni diventano antimafiosi e tutta la collettività dovrà porsi il problema di come evitare che questi suoi figli ricadano nella illegalità !!
2.Con l'espressione "anima del paese" non era mia intenzione riferirmi alla sua meritoria opera di blogger, ma mi riferivo a quei "incursionisti" che a volte hanno occupato spazio anche nel tuo blog trascinandosi dietro tutte le discussioni sterili e incocludenti condotte nei rispettivi spazi internautici.
3. Infine in merito alla mia riflessione politica è un tentativo di gettare "l'ancora più in là" cercando di uscire da discussioni interminabili alla ricerca del più puro in nome dell'avventuriero e populismo.
Ti ringrazio per la pacatezza e dlicatezza con cui affronti temi e riflessioni importanti che riguardano questo nostro amato paese. Ma il populismo portato avanti da alcuni non danno un segnale di maturità del nuovo che avanza e ci costringe tutti nell'anonimato per non essre additati che voglia arrivare "alla saimi".
Mi congratulo con Racalmutese Fiero.E' un argomento a cui tengo tanto.Vorrei fare un lungo discorso ma il tempo non me lo consente. Però faccio un appello ai giovani: Avete un'intelligenza viva, lo avete dimostrato in diverse occasioni, non ultima quella del carnevale. Carissimi giovani, non state ad oziare davanti una bottiglia di birra. I valori nella vita sono altri. Non aspettate che siano gli altri a proporre. Esponete le vostre idee, le vostre iniziative nel rispetto della legalità. Questo è un vostro diritto! Questo è il momento giusto, la commissione è vicina a tutti. Altri hanno tentato di farci credere il contrario.
RispondiEliminaUn papà vicino ai giovani