sabato 21 luglio 2012

CONSIGLI PER IL TUO BAMBINO - Pesce? Sì, grazie

Quando, circa 20 anni fa, mi trasferii in una ridente cittadina (si dice così…) sul mare, con un bambino appena nato, decisi che le abitudini alimentari della nostra famiglia sarebbero cambiate: la possibilità di trovare pesce fresco tutti i giorni mi induceva istintivamente ad utilizzare questo alimento con molta più regolarità. Ma non è stato facile! Il pesce, rispetto ad esempio alla carne, alimento suo consimile, costa di più, ha una resa minore, richiede tempo per la preparazione, tende ad andare a male più facilmente, ha un sapore ed un odore più pungenti che vanno apprezzati fin da piccoli perché diventino parte integrante della nostra dieta. Eppure il mio sforzo, peraltro riuscito, aveva uno scopo preciso e cioè far si che le preferenze alimentari dei miei figli fossero indirizzate verso questo prezioso alimento, dato che esse non sono innate, ma frutto dell’esperienza quotidiana. Scelta giusta! Oggi il mondo scientifico è concorde nel consigliare l’utilizzo del pesce nella dieta dei bambini fin dal primo anno di vita, e fino a 4 volte a settimana o, comunque, più della carne. Il pesce contiene in media 15-20 gr di proteine ogni 100 gr (eliminata la pelle e le spine), i grassi dallo 0,3 (come il merluzzo) all’8-10% (come il salmone o l’anguilla) e pochi carboidrati, il resto è rappresentato da acqua, vitamine e minerali. Ma è la qualità dei suoi componenti a fare la differenza e rendere il pesce un alimento davvero speciale:

PROTEINE: è una fonte completa, rappresentata da tutti gli aminoacidi, ed in particolare da quelli essenziali, cioè che l’organismo non è in grado di produrre da sé: abbondanti la lisina, la metionina e la treonina. La scarsa quantità di collagene presente rende le proteine del pesce più facilmente digeribili.

GRASSI: si tratta in particolare di acidi grassi polinsaturi del gruppo omega3, in particolare acido linolenico, l’acido eicosapentaenoico e l’acido docosaesaenoico, che i pesci sintetizzano dal loro alimento principale che è il plancton. I grassi polinsaturi sono essenziali per lo sviluppo del cervello e della retina, riducono i processi infiammatori a livello delle arterie ed esercitano un controllo positivo sui lipidi circolanti.

SALI MINERALI: il pesce contiene basse quantità di sodio e medio-alte di fosforo, calcio, magnesio, selenio, zinco, ferro, rame e soprattutto iodio. Tutti minerali che, a vario modo, entrano a far parte delle reazioni fondamentali dell’organismo.

VITAMINE: in particolare la A , la D e la E ed alcune del gruppo B.

Il pesce è in pratica un alimento che soddisfa in pieno gli obiettivi nutrizionali dei primi anni di vita e cioè fornire nutrienti adeguati per accrescimento, immunità e sviluppo neuronale. Inoltre la buona abitudine al suo consumo, se si consolida negli anni, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari dell’età adulta. Di sapore delicato sono sogliola, merluzzo, platessa e nasello, ma più ricchi di vitamine e grassi “buoni” sono il pesce azzurro (sardine, acciughe, sgombri) ed il salmone. Se le preparazioni più semplici, come al cartoccio, a vapore o lessato sono gradite dai bambini più piccoli, si può pensare di utilizzare preparazioni che assecondino di più il gusto diverso dei ragazzi più grandicelli come l’impanatura con cottura al forno, l’aggiunta di spezie e pomodorini o il piatto unico insieme alla pasta. Per venire incontro alle difficoltà di chi lavora, il pesce surgelato rappresenta una valida alternativa al prodotto fresco. Infatti la surgelazione, grazie alla rapidità con cui vengono portati gli alimenti a -18°C, preserva l’integrità delle membrane cellulari in modo che i liquidi e i micronutrienti in essi disciolti non si perdano nella successiva preparazione domestica che deve però seguire, in modo preciso, le indicazioni riportate sulla confezione. Mi sembra chiaro che, nell’ottica di un consumo consapevole, è indispensabile che il pesce e gli altri buoni prodotti del mare, acquistino sempre più quotidianamente un posto sulle nostre tavole.

Dott.ssa Marina Cammisa
Pediatra
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1 commento:

  1. Gentilissima Dott.ssa Marina Cammisa,
    il Suo validissimo intervento non ha suscitato alcun commento; i motivi possono essere due: o si è accettato pienamente quanto da Lei suggerito, oppure il discorso non è stato recepito o non lo si è voluto recepire. Questa seconda ipotesi lacia l'amaro in bocca: oggi quello che conta è la vacuità, la banalità, il raccontare di avere 12 mila "amici" in facebook, "amici" che meglio sarebbe denominare "numeri".
    Questo atteggiamento, però, non deve spingere solo a "prenderne atto", ma a reagire, continuando, ad es., a dare preziosi suggerimenti, come ha fatto Lei.
    Cordiali saluti

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