Il
gioco degli scacchi è complesso perché si discosta dai normali giochi e si
avvicina a tecniche altamente strategiche e scientifiche. Il procedimento
implica l’individuazione di una mossa precisa, fatta di ipotesi esclusivamente
mentali, per arrivare ad un’unica soluzione che rappresenta il palesare la
decisione. Nel giocatore di scacchi la tensione è notevole, provocata da
incertezza febbrile e intensa concentrazione. Uno stato di tensione permanente,
insomma, che rende il giocatore nervoso. Nel gioco degli scacchi predominano
intelligenza, visualizzazione, immaginazione. Il giocatore intellettualizza la
propria aggressività che gli farà trovare numerosi sbocchi che rappresenteranno
le mosse giuste. Volendo adattare gli scacchi alla realtà, alla vita
quotidiana, sociale, politica, non sempre le mosse che si scelgono
rappresentano le giuste soluzioni per arrivare alla vittoria e battere
l’ipotetico avversario. Sì perché, talvolta, parliamo di ipotetiche sfide e
ipotetici avversari. La fretta, il nervosismo, l’ansia, la tensione, possono
portarci spesso a fare delle mosse sbagliate , vanificando un’intera partita.
Chi gioca a scacchi è leale, accetta la sfida e mette in conto la sconfitta.
Non bara, non mente, non illude e non gioca sporco. Lo scopo è solo quello:
portare a casa una vittoria che rappresenta la soddisfazione di aver prevalso
sull’avversario, con la propria intelligenza, con le proprie capacità. Il
giocatore gioca sullo stesso campo dell’avversario: una scacchiera e non può,
non deve, per prevalere, distruggere il campo di gioco, ma deve confrontarsi
confidando esclusivamente sulle proprie capacità. A Racalmuto sembra siano
iniziati i tornei di scacchi. Non tutti sono bravi giocatori. Alcuni mirano
solamente a eliminare i pedoni dell’avversario, altri si muovono con discreta
strategia. Altri ancora ostentano una abilità, poco credibile, nel gioco,
pensando che bluffare rappresenti la giusta strategia. Alla lunga, un pessimo
giocatore di scacchi, lo si riconosce sempre. Un consiglio: evitate di giocare
più volte la stessa partita. Evitate di giocare con lo stesso avversario.
Evitate di sporcare nuovamente la scacchiera.
Racalmutese Fiero
Complimenti a Racalmutese Fiero. Articolo molto bello.
RispondiEliminaLillo
Gli scacchisti a Racalmuto sono in fermento
RispondiEliminaLa tela è in lavorazione, il sarto dirige i lavoranti
RispondiEliminaQuadro desolante e deprimente...ma quando sentiremo"la bellezza del fresco profumo della libertà tanto forte da rifiutare il puzzo del compromesso morale?"Sono sue queste parole ,Signor Giudice Borsellino.Grazie
RispondiEliminaMaria DiNaro
I politici racalmutesi non sanno giocare a scacchi, di solito giocano a ZICNETTA, al massimo ad asso piglia tutto.
RispondiElimina