lunedì 17 settembre 2012

IL PAESE DI CRISTALLO


Dopo le denuncie e le proteste è arrivato il momento delle proposte. Bisogna pensare in tempo a nuove iniziative, quando i commissari avranno esaurito il loro compito e la democrazia popolare tornerà ad esprimersi. Noi pensiamo siano necessarie delle  REGOLE,  di questo ha bisogno Racalmuto, nuove e semplici regole, per non cadere mai più nei vecchi vizi del passato, per abbandonare la vecchia politica baronale, i vetusti sistemi clientelari e il becero nepotismo, largamente usati e abusati in passato. Regole chiare che, chi governerà dovrà fare proprie con umiltà e senso del dovere per il bene del paese.  La nostra prima proposta , che vogliamo discutere con tutti i cittadini, è la realizzazione della  “CASA DI CRISTALLO”.

Pensiamo che la rete possa essere lo strumento giusto se utilizzata con sistematica attenzione e professionalità; bisognerà istituire una commissione paritetica tra tutte le forze politiche e con la presenza di rappresentanti della società civile. La rete può essere l’unico modo per collegare chi amministra con il popolo sovrano. Pensiamo alla creazione di un sito del comune o al miglioramento di quello già esistente , dove tutto deve essere minuziosamente pubblicato in tempo reale: la parte amministrativa con tutte le delibere, i verbali, gli atti di tutte le riunioni e ogni attività del comune.

Lo stesso deve avvenire per quanto riguarda la gestione del teatro Regina Margherita, della Fondazione Sciascia, del castello Chiaramontano e di tutto il resto.
Le nomine, gli incarichi, le convenzioni, le consulenze devono essere motivate ai cittadini, evitando speculazioni di ogni tipo.

L’amministrazione  pubblica deve essere agli occhi dei cittadini, senza veli, tutto deve avvenire alla luce del sole, chiunque deve poter visionare in qualsiasi momento tutte le iniziative e le attività dell’amministrazione comunale. La trasparenza si lega alla semplificazione e alla partecipazione, garantire i diritti significa infatti da un lato eliminare o almeno ridurre gli ostacoli burocratici e realizzare un comune che si apra alla partecipazione dei cittadini.  In questo ambito i cittadini potranno anche esprimere le loro opinioni in merito alle iniziative di chi amministra e, a loro volta, gli amministratori potranno conoscere le opinioni e i suggerimenti dei cittadini. Naturalmente questo da solo non è sufficiente, bisogna anche che emerga una classe politica, giovane o meno, che abbia una nuova concezione in merito al modo di amministrare il paese. Persone capaci  che intendano svolgere il difficile compito spinti dal desiderio di rinnovare e far rinascere il paese, cercando di risolvere i tanti problemi che lo affliggono,  soprattutto: dando speranze ai giovani, occupandosi di chi è in difficoltà a causa della crisi e della scarsità di lavoro, avendo riguardo per le fasce più deboli,  amministrando la cosa pubblica come farebbe un buon padre di famiglia. 

Pensiamo che chiunque si candidi a sindaco  dovrebbe preventivamente dichiarare ai cittadini elettori che rinuncerà a ogni compenso  da parte della amministrazione comunale, allorquando non sia disposto a rinunciare ai guadagni derivanti dal suo precedente lavoro di dipendente o professionista, lo stesso dovrà valere per il presidente del consiglio, per gli assessori e i consiglieri, dando prova che ciò che li spinge ad amministrare Racalmuto è la passione politica e l’amore per il proprio paese.

Questo è già avvenuto in altri comuni che hanno utilizzato il denaro risparmiato per iniziative nell’interesse dei cittadini. Auspichiamo che coloro che si candideranno a sindaco dichiarino che loro e la propria squadra governeranno a costo zero per il paese.   La speranza è che le forze politiche che si preparano a governare, condividano questa iniziativa, dando prova di volere dare una svolta definitiva al passato.  Questo blog, qualora lo si chieda, è a disposizione di tutti  per raccogliere le idee e raggiungere l’obiettivo prefissato.

                                                                                                                  Roberto Salvo
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22 commenti:

  1. Per “dirindindina” direbbe Totò, qui le cose si fanno serie. Direi che queste proposte hanno fatto centro, ma è come sognare, dove li troviamo dei politici che accetteranno di lavorare solo per il bene del paese? Ho molti dubbi, mmma!

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  2. A volte le idee più semplici sono le migliori, come cittadino sono molto d’accordo con quanto scritto in questo articolo. L’idea di fare politica per avere uno stipendio deve finire, fare politica deve tornare ad essere un servizio alla comunità, inoltre i politici devono dare l’esempio perché la gente possa comportarsi di conseguenza. Viva il popolo sovrano.

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  3. Questa volta se vogliono il mio voto e quello della mia famiglia devono accettare quello che lei dice nell'articolo siamo stufi.

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  4. Complimenti per l'articolo anche io penso che è lora di finirla con il sistemarsi in comune. I politici se lo vogliono devono farlo per passione e per il bene del paese, altrimenti questo paese non cambierà mai. Basta con le raccomandazioni e le assunzioni per politica o per parentela il comune è di tutti e tutti hanno gli stessi diritti, non ci devono essere più cittadini di serie B e cittadini di serie A.

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  5. Finalmente era ora che qualcuno avesse delle idee nuove da proporre, come cittadino sono pienamente d'accordo con quanto scritto dal sign. Salvo. Spero, anzi credo che i tempi sono maturi per un cambiamento, moti cittadini sono in sofferenza per le tasse e il lavoro che non c'è. Dei buoni amministratori potrebbero creare delle condizioni che favoriscano tutti, rilanciando quelle attività che potrebbero dare lavoro a tanti giovani soprattutto. Persone capaci di buon livello culturale, oneste e che non hanno bisogno di uno stipendio del comune perchè già benestanti ce ne sono, si tratterà di incoraggiarli e convincerli a fare qualcosa per questo paese che tutti diciamo di amare e soprattutto di dare qualche speranza ai tanti ragazzi che non riescono a trovare nessu tipo di attività. Lasciamo perdere le contrapposizioni e collabboriamo tutti per il bene dei nostri figli.

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  6. Molto interessante praticamente è la prova del nove per vedere chi fa politica per prendersi lo stipendio e chi fa politica nell'interesse del popolo. Spero che questa inizziativa sia raccolta da qualche politico onesto, se ancora ce ne sono e la realizzi sono sicuro che avrà tutto l'appoggio dei cittadini Grazie

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  7. Finalmente abbandonate le polemiche si parla di cose serie. Tutto il mio appoggio a questa iniziativa.

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  8. Non riesco a credere a quello che ho appena letto. Non riesco a credere, ma spero con tutto il cuore di sbagliarmi, che i nostri cari politici possano cambiare pelle e da lupi trasformarsi in agnelli. Le cose che ho letto in questo articolo sono le cose che i Racalmutesi dovrebbero pretendere come condizione per recarsi alle urne. Togliere dalla testa di certi politici, la maggioranza, la famosa frase "chi c'è pi mia", mi sa di miracoloso, chissà forse la Madonna del Monte ci ha fatto questa grazia, speriamo, cosa posso dire, speriamo.

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  9. Racconta una leggenda metropolitana che a Racalmuto durante un animato consiglio comunale, ai consiglieri che litigavano non sapendo dove prendere i soldi per un determinato lavoro che doveva essere realizzato, il dindaco abbia preso la parola per dire: "LA SOMMA NECESSARIA PER REALIZZARE QUESTA OPERA E' A TOTALE CARICO DEL SINDACO". Alri tempi direte voi, ma nessuno pretende questo, ci basterebbe che governassero con onestà.
    Un racalmutese scettico.

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  10. Le interessanti proposte di questo articolo si scontreranno con gli interessi dei politici che si impegnano a fare politica solo per tornaconto. Sarà dura trovare forze politiche che accettino queste condizioni, nel nostro paese nenti si fa pì nenti, c’è chi campulia con gettoni di presenza e cosucce del genere. Sarà difficile ma se si realizzasse veramente una squadra che risponde a queste caratteristiche sarei felice di votarla. UN RACALMUTESE INCREDULO

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  11. Gentili blogger, avevo inviato due commenti, come mai non sono stati pubblicati?
    VOLUTAMENTE ANONIMO

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    1. Gentile VOLUTAMENTE ANONIMO,
      stavo per scriverle. Torno adesso dal lavoro e sto pubblicando tutti i commenti. I suoi due, che ho letto con attenzione, avrei intenzione di riunirli e pubblicarli domani come unico articolo, se lei è d'accordo. Se le fosse possibile, non per mera curiosità, ma per comodità di poter rispondere privatamente, garantendo la sua volontà dell'anonimato, mi farebbe cosa gradita se mi fornisse un suo indirizzo di posta elettronica.
      Cordiali saluti
      Salvatore Alfano

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    2. Signor Alfano,orgoglioso per i vostri ripetuti apprezzamenti ai miei commenti, è liberissimo di pubblicare quanto da me scritto allorquando lo riterrà opportuno. Vi ringrazio, volutamente anonimo.
      p.s le ho inviato mail privata come da lei richiesto.

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  12. Racalmuto, uno dei pochi paesi della Sicilia il cui bilancio, sino al 2011, era in attivo, addirittura con un discreto avanzo d’amministrazione, sta subendo un trattamento del tutto insopportabile.

    Quando città e paesi, quali Palermo, Catania e senza andar lontano, Agrigento, Favara o Porto Empedocle sono indebitati sino al collo, per svariate centinaia e decine di milioni di euro, che cosa si orchestra?

    Questo è il premio per un Comune virtuoso?

    E lo Stato che fa?

    Con i suoi Commissari, prende atto delle fibrillazioni, causate da una manica di calunniatori di professione e commissaria un paese che in Sicilia, di sicuro, carte alla mano, aveva un bilancio comunale in attivo come pochi comuni in Sicilia!

    Oltre ad avere subito la punizione di vedersi applicate le tasse comunali più care d’Italia, adesso sta perdendo anche una sua porzione di territorio.

    Si tratta di due quartieri che, con un blitz politico-burocratico ed un referendum che nessuno ha impugnato, verranno accorpati, con tutta probabilità, al confinante comune di Grotte.

    E’ una storia vecchia che qualcuno vuole liquidare con una decisione del tutto a scapito di Racalmuto.

    Si tratta di centinaia di Grottesi che hanno edificato le loro case in territorio di Racalmuto e che, alla stregua della storica vicenda della striscia di Gaza, così come i coloni ebrei che hanno edificato in territorio palestinese, adesso pretendono di far trasferire quella porzione di territorio al comune di Grotte.

    Ma da noi, a Racalmuto, non è scoppiata alcuna Intifada tra Racalmutesi (Palestinesi) e Grottesi (Ebrei), in quanto nessuno si è opposto ad un referendum, indetto dalla Regione, proprio mentre gli organi istituzionali del Comune sono stati sciolti per mafia.

    I Commissari Governativi, inviati dal Governo Monti, non si sono opposti all’indizione di tale referendum che assegna solo agli abitanti di quei quartieri di decidere, in nome e per conto dell’intera cittadinanza racalmutese, se rimanere cittadini racalmutesi o diventare cittadini grottesi.

    Il risultato è scontato, visto che a Racalmuto, il Governo Monti, ha stabilito in maniera gratuita e punitiva, di far pagare le tasse comunali più alte d’Italia, a partire dalla tassa sui rifiuti, per finire all’IMU (Imposta Comunale sugli Immobili) ed all’addizionale IRPEF comunale che è stata aumentata, addirittura, del 400% !

    Così i cittadini di Racalmuto, molti di loro di origine grottese, residenti nei quartieri di Fico Fontanelle e Confine finiranno con il transitare, armi e bagagli a Grotte, dove le tasse comunali che si pagano sono meno del 50% di quelle di Racalmuto.

    Eppure neanche il prestigioso periodico di Racalmuto, Malgrado Tutto, se la sente di prendere posizione in merito.

    E così fior fior di giornalisti che scrivono su Malgrado Tutto, a partire dal reporter di Canale 5, il racalmutese Gaetano Savatteri o dall’oriundo (mezzo grottese e mezzo racalmutese), nonché giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro, non si pronunciano.

    Del resto il periodico racalmutese, Malgrado Tutto, dove hanno scritto gli scrittori Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino o Vincenzo Consolo, è diretto da un giornalista grottese, Egidio Terrana che ha tutto il campanilistico interesse di favorire questo ingiusto trasferimento di territorio da Racalmuto a Grotte.

    E dopo l’acqua regalata dalla Regione Siciliana, per vie delle selvagge privatizzazioni, a due s.p.a. private, Sicilacque e Girgenti Acque, od ancora dalla multinazionale svizzera Nestlè, Racalmuto, oltre a morire di sete, subisce un ulteriore “furto”, quello del suo territorio, ci stanno rubando la terra sotto i piedi!


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  13. Sig Robero,un'interessante proposta. Mi lascia, però, un po' scettico: come potrà cambiare la nostra mentalità in soli sedici mesi, il tempo che manca alla fine del commissariamento? Tra non molto ci saranno le regionali e già si intravedono strane alleanze frutto di un modo di fare politica immutato. Come fa a cambiare un paese quando le direttive politiche vengono date dai partiti.
    A.M.

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  14. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la gentilezza di commentare questo articolo. Nessuna pretesa da parte mia di avere fatto proposte giuste, ma quanto meno nessuno potrà più dire che da questo blog non vengono formulate nuove strategie per il governo della città, giuste o sbagliate che siano. Tutti i commenti sono in forma anonima, tranne uno; mi chiedo dove sono finiti tutti quei signori politici che tanto si affannano in comitati vari, veri cavalieri indefessi del popolo Racalmutese. Possibile che non hanno niente da dire? Forse sono rimasti scioccati dall’idea che qualcuno possa amministrare il proprio paese per l’onore e per la gloria. Grazie

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  15. Rispondendo ad un anonimo precedente. Sono proposte semplici ma finalmente vengono fatte da qualcuno. Io penso che se facessimo un referendum a Racalmuto tutti approverebbero queste proposte. Non sono sicuro se farebbero altrettanto i politici. Gli stessi che non hanno ancora capito che sarebbe ora di cambiare modo di agire. Fate in modo che si parli di voi per la gloria e non per le cose negative

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  16. Il silenzio dei politici è assordante! Nè quelli di sinistra nè quelli di destra e nemmeno quelli di centro, h anno sentito il dovere di dire ai cittadini la loro opinione in merito a quanto proposto. Questo significa una cosa sola, il comune è visto da loro come una fonte di inesauribile guadagno e basta. Del paese non gli importa nulla... Finalmente hanno buttato la maschera . Quando verrete a chiedermi il voto vi risponderò con il vostro linguaggio, CHI C'E'PI MIA?

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  17. La "casa di cristallo" potrebbe essere un buon punto di partenza, ma in una comunità come quella racalmutese dove non tutto sempre si è fatto in mala fede, potrebbe rivelarsi non essere l’unica soluzione del problema. Molte cose pessime in passato sono state compiute agli occhi di tutti e non hanno suscitato alcuna reazione di indignazione da parte della comunità, tranne in quei casi in cui ad alimentare il fuoco della protesta c’è stato un preciso interesse da parte di qualche demagogo-populista (nella sua storia democratica, dal dopoguerra ad oggi Racalmuto ne ha conosciuto parecchi). Le sue riflessioni sacrosante, sul come deve essere una buona ed efficiente attività di governo, quasi sempre sono state argomenti di dibattito sia dentro che fuori i sistemi partitici. Spesso su questo blog o su altri blog ho visto difendere a spada tratta “la politica”, ma mi risulta che “quel complesso di attività ed iniziative pratiche intraprese da gruppi di persone e rivolte al benessere di una intera comunità” non potendo più poggiare su sistemi di pensiero forti, sia venuta definitivamente a mancare. La politica è morta essenzialmente perché non esiste più una “filosofia della politica”. La politica di oggi risulta essere ovunque insana e non solo a Racalmuto, perché oramai metodologicamente regolata da logiche clientelari, con il preciso scopo di procacciare voti in cambio di qualcosa. In mancanza di ideologie, su quali basi dovrebbe posare la pratica di un buon governo? Quello che è rimasto ovunque e non solo a Racalmuto è solamente un sostanziale nichilismo che spinge chiunque all’utilità di parte. I meritevoli non solo non vengono apprezzati se non inseriti in tale schema, ma addirittura non vengono neanche riconosciuti. Il sistema tendenzialmente non può che prediligere i mediocri in quanto figure innocue e controllabili. Quindi, se pensiamo che un Sindaco anche se dotato delle migliori intenzioni e capacità da solo non va da nessuna parte, credo che la casa di cristallo, per quanto sia da considerare un’idea ineccepibile, nella Racalmuto di oggi servirebbe solo a mostrarci il tetro squallore del suo arredamento interno.


    Cordialmente

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  18. Gentile Candido M.,
    Ancora una volta concordo con quanto scrive, le sue riflessioni sono molto giuste e lasciano in bocca il sapore amaro di una inevitabile sconfitta. La speranza è che sino a quando saremo in grado di pensare non saremo sconfitti anche se in realtà lo siamo veramente.

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  19. La clientela, questo è il punto. E' rivolta al popolo sovrano che la cerca da sempre con frenesia. Il male della politica è l'elettore!

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  20. Solita storia: pessimismo della ragione? ; ottimismo della volontà?

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