mercoledì 19 settembre 2012

APATICI E RASSEGNATI ?


Uno strano silenzio incombe su Racalmuto……sembra l’inizio di un thriller  e invece è  la realtà. E’ quello che si ascolta, un assordante silenzio, per dirla con frasi fatte. Credevamo, avanzando le proposte su Castrum, invitando tutti a partecipare al dialogo, al confronto, che i primi a farsi vivi sarebbero stati proprio loro: i politici. Siamo stati smentiti  e, peggio ancora, tutto ciò suona come  un  dissenso per quanto proposto  e  che, volendo  travisare, si può interpretare  come   l’attaccamento alla poltrona e meno, molto meno al paese. Qualcuno  riferisce che i tempi non sono maturi per argomentare con scrupolosa saggezza e alto senso civico, ignaro quanto sia costantemente necessario dialogare confrontandosi,  innescando  gli animi  per una presa di coscienza  che stimoli  le menti a produrre soluzioni.  Perché non pensare, da subito, ai rappresentanti di quartiere che, facendosi carico dei problemi della propria zona, fungano da collettore tra le istituzioni e  la cittadinanza. Gente  capace, che porti alla luce le necessità di quanti vivono nelle difficoltà o che abbiano a cuore la manutenzione dei luoghi dove abitano. Buona parte pensa,  in paese,  che  ancora  mancano quasi due anni alla fine del commissariamento e non val proprio la pena rivelare in anticipo  strategie e programmi; perché sprecare  parole e azioni per qualcosa che  ancora è lontano dal materializzarsi?  Io sono sempre più convinto, invece, che proprio nei momenti in cui  si rischia  di toccare il fondo, dal punto di vista economico  soprattutto, debba venir  fuori d’impeto, con prepotenza,  la ribellione  nel vedere    ferite  ancora  vive  di questa società  che ha smarrito la strada, non è una colpa, ma rischia di non riuscire a ritrovarne una nuova,  questo  sarebbe  grave.  Le nuove generazioni a  Racalmuto rappresentano una porzione minima,  tanti  quelli che sono andati via da un paese che  offre poco  come alternativa  ad  una bottiglia di birra stretta tra le mani e non  riesce a creare nuovi posti di lavoro.  Nonostante ciò,  leggo  i commenti dei giovani che arrivano su Castrum e che denotano il voler  fare,  stimolati anche da una mentalità che nel corso degli anni si è  evoluta  partorendo giovani in grado non solo di discutere con competenza  di politica, cultura ma anche capaci  di valutare la portata di un fenomeno politico del passato raffrontandolo ad un modello istituzionale moderno e capace di trovare soluzioni veloci e proficue. Quello che manca  forse  è, come ho già detto, la  leadership  che permetta ai ragazzi di Racalmuto di seguirne idee e progetti. Qualcuno che mostri il percorso e metta assieme  i tanti movimenti, le tante idee,  i tanti progetti,  prendendo il meglio da tutto e trasformandolo in metodo per raggiungere l’obiettivo. Credo che il silenzio attuale, il disarmante declino, l’attesa per future elezioni, ancora lontane, debbano  far scaturire lo stesso la voglia di fare, adesso, senza strategie, cercando le collaborazioni che rappresentino il rifiuto all’apatia, inevitabile anticamera della rassegnazione.

Racalmutese Fiero
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6 commenti:

  1. Certo che c'è silenzio, cosa dovrebbe dire la politica?

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  2. I rappresentanti di quartiere sarebbe una buona cosa. Certo sig Alfano, lei parla di queste proposte perchè è abituato in una regione dove le cose funzionano. Qui si sciarriassiru cuomu li cani pi cu avissi a fari il rappresentante

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  3. il leader sarà difficile trovarlo. perchè quelli onesti della vecchia politica hanno timore a farsi avanti e gli altri non sono leader

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  4. Nel nostro amato paese tutti lo sanno, senza grana un si cantanu missi. Ma dove vi è venuto in mente di togliere gli stipendi ai politici e come dire che la politica a Racalmuto è morta.

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  5. A me dispiace sopratutto per quei giovani che preferiscono restare invece di partire. non avranno futuro

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  6. Sig."RACALMUTESE FIERO", credo e mi auguro che i sui conti in matematica non funzionano tanto bene perchè questi PREFETTI (come i podesta) non hanno motivo di stare ancora 2 anni ovvero: Aprile-Dicembre/2012 (son 9 mesi)+ Gennaio-settembre/2013 (altri 9 mesi)e poi per come dice l'attuale Ministro CANCELLIERI, Visto che Racalmuto non è un paese di mafiosi e non cè profonda Mafia, una volta che abbiamo scontato la pena della colpa degli altri credo che potremmo avere democraticamente un sano consenso democratico con un nostro rappresentante SINDACO, (naturalmente capace e pulito),magari a tempo pieno e senza stipendio stratosferico.Sarà necessario sicuramente riassettare l'economia in quanto questi PREFETTI porteranno tutto il popolo Racalmutese a pagare il massimo delle tasse che il governo legifererà perche è un loro trionfo portare immediatamente le casse comunali al PAREGGIO DI BILANCIO, tanto così i nostri nonni dispiaciuti ci lascerqanno più in fretta perchè nel loro pensiero cè l'anzia di pagare "LE TASSE E I TRIBUTI" trascurando magari le medicine e l'alimentazione, i giovani andranno via perchè qui lavoro non c'è nè sarà, mi auguro che già da subito trovino anche a livello nazionale la soluzione per i PRECARI, magari lasciandoli lavorare tutti e sè è soluzione economica portandoli a una categoria inferiore contrattualmente, (Mamma Regionè l'ha fatto con i propri precari exs Art23),ma tenerli tutti a lavorare pensando che sono magari PADRI DI FAMIGLIA ed economia di risorsa finanziaria locale. L'idea dei rappresenati dei "COMITATI DI QUARTIERE",ma questi Prefetti non ricevono a nessuno,parlano solo con...ma non tutti penso che siamo...e allora a che vale, significa magari esporsi e rodersi dentro, non nè vale la pena. Un P.S. per RACALMUTESE PIERO ricordati salvatore che tutti i paesani sono "rudusi" ( se non capisci che significa fattelo spegare).

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