Signor Salvo, la sua analisi oltre ad essere ineccepibile direi
che è inevitabilmente condivisibile in toto. Chi si appresterà a ricoprire la carica di
primo cittadino e ogni altro ruolo di rappresentanza del popolo, visti gli
accadimenti del recente passato,è d'obbligo e ha l'obbligo di far suo il criterio della trasparenza in ogni
singolo atto di rilevanza collettiva e non.
Alcuni, forse d'istinto, ad oggi
autoconvintisi che si potranno cimentare con successo alla conquista della poltrona
di sindaco, in risposta ad un'analisi attenta, che condivido, di Savatteri,
pensano che un sindaco ONESTO non
potrà mai essere solo, forse non essendo riusciti a cogliere la vera portata
del ragionamento di Savatteri. E'
nella stessa definizione che già il puntualizzare l'onestà diviene cosa
impropria, poichè per solitudine politica credo che il Savatteri abbia inteso
la capacità di creare un "fenomeno" politico dove tutti i cittadini
si ritrovino ove convogliare le istanze sociali di chiunque e quindi un
fenomeno che non sia un "fuoco di paglia" temporaneo ma un comune sentire d'opinioni e idee solide
tanto da cementare le basi politiche di un'intera coalizione per una fruttuosa
e duratura amministrazione politica, condivisa dai più.
L'onestà dell'uomo politico non va rimarcata, poichè dovrebbe essere
relegata al rango delle cose ovvie, il fatto stesso di rimarcare non è
garanzia di buona amministrazione perchè si può essere il politico più onesto
del mondo ma privo di idee e progettualità fruttuose e condivise da tutti,
magari assumendo decisioni anche errate e aberranti ma oneste, ed ecco che in
quel caso pur essendo onesti si è politicamente soli e con la solitudine
s'innescano metodi assai vecchi basati su una perenne compravendita del do ut
des fra varie compagini politiche, cosi' come ahimè è accaduto nel recente passato tanto
criticato.
E' vero la casa comunale
dovrebbe divenire la casa di cristallo allorquando la gente sceglierà da
chi farsi rappresentare, ma anche lei Signor Salvo converrà con me, che ad oggi
non si intravede compagine politica che abbia il culto della trasparenza e
della progettualità ed ecco che già da ora, senza aspettare il tempo delle
elezioni, è necessario inculcare la
mentalità delle proposte trasparenti a chi si farà avanti per ricoprire
cariche pubbliche di ogni tipo. Di proposte se ne possono fare quante se ne
vogliono, e in un certo senso già in questo blog si sono avanzate idee
eccellenti, che purtroppo come si può ben constatare dalle pagine virtuali di
questo blog, sono rimaste prive di ogni tipo di valore; perchè? perchè manca il
culto della trasparenza in coloro i quali hanno l'ambizione di andare a fare il sindaco, dato eccessivamente palese.
Ogni proposta va correlata puntualmente
dalla citazione del capitolo di bilancio ove andare ad attingere il denaro per
concretizzare quell'idea, altrimenti si corre il rischio che come sempre in
campagna elettorale si sentiranno idee stratosferiche e all'indomani la
giustificazione delle inadempienze sarà motivata con la famosa scusa della
mancanza di fondi; ed ecco che saremmo punto e a capo con un cambiamento di
metodo mai di fatto arrivato. Molti ancora stentano a comprendere che la
politica dei facili proclami è finita, a mio parere il medesimo sforzo
nell'elargire futili proclami, con i quali chi si reputa uomo onesto dovrebbe
porsi il problema della perdita di faccia, dovrebbe essere sostituito con un
identico sforzo a progettualizzare quel cambiamento tanto proclamato e
annunciato e dimostrane a priori le strade concrete per trasformare in fatti
quelli che ad oggi sono soltanto proclami e non idee.
La casa di cristallo si inizia a costruirla solo in questo modo, tassello dopo tassello e piano sopra piano,solo in questo modo e con questi metodi davvero si potrà costruire quel fenomeno politico di coesione e pacificazione sociale antitetico alla solitudine ove ognuno possa riconoscersi e con il quale si può fondare la concreta speranza che Racalmuto può davvero sollevarsi; se poi analizziamo che sul web anche anonimamente la gente tenta di capire progetti e obiettivi di chi si fa avanti anche costituendosi in comitato, mossa dalla sfrenata voglia di risollevarsi per poi assistere ad una delusione fattiva collettiva additata a svariate motivazioni, una per tutte perchè annunci intrisi da un'eccessiva dose di demagogia dei proclami, ci si rende conto che di strada ancora ce n’è tanta da fare prima di arrivare a gettare la prima pietra per la costruzione di una vera CASA DI CRISTALLO.
Grazie
VOLUTAMENTE ANONIMO.
Probabilmente un cambio di mentalità potrà avvenire solo con un cambio generazionale. Attualmente non si riesce, in paese, ad approcciare la questione politica con altri pensieri se non le tattiche per portare al comune non il sindaco più valido ma quello più abbordabile o quello appartenente ad uno schieramento politico. Una lotta di partiti, alla fine. Molti ma molti anni ancora passeranno prima che a Racalmuto si affermi il dovere del fare e non il diritto di avere.
RispondiEliminaI valori! Sono i valori che mancano ai nostri compaesani e soprattutto ai nostri giovani. La colpa è di coloro che nel tempo questi valori ,come denti cariati, ce li hanno strappati facendoci credere che era per il nostro bene. Ai giovani abbiamo insegnato ad essere pazienti che non valeva la pena andare via, meglio stringere i denti e sopravvivere con la pensione dei nonni, vegetando su una sedia di un bar con una bottiglia di birra stretta nella mano. La politica è diventata nel tempo il mezzo per arraffare qualcosa, la passione delle idee è stata sostituita con il gettone di presenza. Le colpe dei padri, dice la storia, ricadono sempre sui figli, i figli ai quali non è stato insegnato che i diritti vanno meritati e quando non ci sono vanno conquistati. Ad un popolo rassegnato e apatico, corrisponde una classe politica: incapace, inefficiente e approssimativa. Ma la speranza è l’ultima a morire.
RispondiEliminaUn mio pensiero da cittadino. Ci auguriamo si cambi sistema di votazione quando, fra un anno, il paese andrà a votare per designare il sindaco. Il problema è che si candideranno ad esempio Pasquali o Pinuzzu, uno dei due farà il sindaco e si deciderà a priori chi sarà. Mi chiedo, come si può parlare di voto libero e democratico, quando saprò a priori chi sarà il sindaco? La prova l'abbiamo già con le regionali. I candidati sono 7 ma già si sa quali saranno i due candidati che andranno al ballottaggio.
RispondiEliminaA.M.
alle regionali non è previsto il ballottaggio
EliminaScusate, in effetti mi sono spiegato male. Volevo dire che qualsiasi fonte rende pubblico che i favori sono per due candidati e che tra i due uno (non faccio nomi) la spunterà su tutti. In questo modo, che senso ha scegliere nel segreto dell'urna un candidato, visto che i partiti, le coalizioni, hanno scelto a priori chi sarà l'eletto? Grazie e scusate ancora per l'inesattezza
EliminaA.M.
Questo articolo dimostra ancora una volta che a Racalmuto persone in grado di ragionare ce ne sono, mi chiedo perche in questo paese non emergono queste persone? Il compito dei partiti dovrebbe essere quello di raccogliere queste persone e di portarle nei luoghi dove possono essere proficuamente utilizzati. I partiti, forse di queste persone hanno paura, preferiscono i mediocri che possono facilmente controllare. Dobbiamo quindi constatare che tutti i mali provengono da loro, i partiti che invece di fare politica fanno tutt’altro. Un giorno speriamo di disfarci di loro e della loro arroganza.
RispondiEliminaDesaparecidos, avete visto qualche politico? In piazza, al bar, per strada, se ne incontrate qualcuno ditegli che i cittadini di Racalmuto desiderano sapere cosa pensano in merito alle proposte che in questi giorni sono sul blog Castrum. Chiedete se sono ancora storditi o scioccati e se pensano si possa fare politica solo nell’interesse dei cittadini, di quei cittadini di cui si riempiono la bocca nei comizi, nelle assemblee e ogni qual volta parlano per il bene del paese che spesso o quasi sempre coincide con il loro bene. Né i rivoluzionari né i conservatori hanno niente da dire in proposito?, li dobbiamo chiamare per nome affinché decidano di parlare.
RispondiEliminaUn Racalmutese che si è rotto i C……….
Signor Volutamente Anonimo, concordo in pieno con quanto da Lei scritto, soprattutto quando dice che “ad oggi non si intravede compagine politica che abbia il culto della trasparenza e della progettualità”. Lo dimostra il fatto molto grave, a mio avviso, che nessun politico di qualsiasi appartenenza abbia sentito il dovere di comunicare con un commento ai cittadini il loro pensiero in merito alle proposte fatte. E pensare che quando si tratta di convogliare il dissenso nei confronti di chi sta cercando di porre rimedio ai disastri da loro creati, sono tutti presenti e protagonisti.
RispondiEliminaGli uomini non sono saggi in proporzione tanto all’esperienza, quanto alla loro capacità di fare esperienza (George Bernard Shaw)