Spesso
mi trovo a parlare con mio figlio, magari rimbrottandolo perché non ascolta,
non segue nessun consiglio. Vorrei che imparasse ad ascoltare e poi, una volta
fatta sua la convinzione, decidesse. Io sono così, ascolto. Ascolto ogni consiglio,
ogni parere anche se discordante dal mio. Ma quando si tratta di imposizioni,
non sento ragione. Tollero tutto ma non quello che qualcuno vorrebbe impormi,
sotto parvenze di consigli, pareri, commenti, usando anche modi di dire celati
o chiari e prospettando anche giudizi su fatti che riguardano esclusivamente
chi li vive, non conosciuti e non reali, magari solamente per il piacere di
imbrattare ciò che, al contrario, dovrebbe spingere un vero uomo a
un’intelligente comprensione, educazione e riverente silenzio. Questo mio
carattere, così caparbio, deriva
sicuramente dalla mia appartenenza a questo paese che amo e che rispetto, a tal
punto che vederlo abusato da chiunque, mi farebbe veramente male. Sono sempre
stato così, nel lavoro, nella vita, negli impegni seri e meno seri. Un
carattere che mi porta a scavare fino in fondo tutto quello che apparentemente
non riesco a comprendere. Mi appaga, alla fine, raggiungere l’obiettivo, se
trattasi di un impegno, o della verità, nel caso dovessi cimentarmi per qualcosa
di celato, di anonimo. Diviene il mio unico impegno. Testardo come un mulo,
direbbe qualcuno o forse, moralmente tanto corretto e onesto da ricercare a
tutti i costi la verità? Sono sulla buona strada.
E
visto che voglio dare paternità certa a questo mio scritto, anche se il mio
pseudonimo “Racalmutese Fiero” ben mi
identifica, mi firmerò
Salvatore
Alfano
SHAW
RispondiElimina"che cos'è mai il patriottismo, se non la vostra convinzione che un paese è superiore a tutti gli altri per il semplice fatto che ci siete nati?"