Conferma ponderata,
paura del cambiamento o semplicemente lo
sfidante non ha convinto? La seconda tornata, a distanza di una settimana, le
avversità meteorologiche , non hanno fatto desistere i quasi undicimila elettori
che si sono recati alle urne per esprimere una conferma ancora più accentuata
di quella del primo turno.
Sicuramente avranno pesato anche i voti che erano
stati di Vendola. Probabilmente Renzi non ha convinto i molti telespettatori
che hanno seguito il confronto in tv con Bersani, venendo collocato in un’area
definita “il centrodestra” del partito.
Tutto resta immutato. Forse questa è
fondamentalmente la vera novità: la gente
teme il cambiamento, anche se a parole esprime il dissenso per tutto
quello che è considerato appartenente al passato e incapace di far fronte ai
veri problemi attuali di un’ Italia che è impantanata in una crisi sempre più
tangibile.
Voglia di cambiamento, di aria nuova che mirava ad un rinnovamento
della linea politica, non riferita ad una anzianità anagrafica ma come
militanza in più di due legislature, fortemente osteggiata e riconferma
verso una solida e arroccata politica
appoggiata, come in questo caso di Bersani, da tutta la nomenclatura del
partito. Appare ancor più strana la scarsa partecipazione dei giovani a questo
ultimo confronto che, forse, ha finito per penalizzare più il sindaco di
Firenze che l’attuale e riconfermato segretario del partito.
Racalmutese Fiero
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