Scrivo
di “concerto all’unisono”, suonato magistralmente col proprio strumento e
secondo l’espressività di ognuno. In tutto ciò mi riferisco a una sensazione
che mi arriva di rimando dai tanti discorsi, tanti confronti, tanti propositi.
Non vedo coesione, noto piuttosto una ricerca a tentativi di una strada che sia
la migliore o la risolutiva.
Poi scrivo, per “onor di cronaca” e racconto di
una lettera di ringraziamento ricevuta “anche” da Castrum, insieme a Regalpetra
Libera, Malgrado Tutto, l’arciprete Martorana e altri ancora (lettera che si
trova, per chi non l’avesse ancora ritirata, in Comune). Parlo di denaro
“offerto” anche dai Commissari per il Natale in paese.
Mi sembra corretto
riferire quello che è stato fatto, che in molti forse ignoravano e altri che
non ne parlavano. A prescindere da un operato commissariale che può essere
soggettivamente condiviso o meno, per correttezza mi sono sentito in dovere di
raccontare quanto appreso, su questo blog.
Mi scrive l’amico Ignazio Scimè,
parla di sviolinate legando il post sulla “sinfonia” a quello di “Cesare”. Il
primo, parla di comportamenti, apprezzabilissimi ma non ancora ben definiti, di
quanti hanno intenzione di fare per il futuro del paese. Il secondo, quello di “Cesare”,
tratta della descrizione di un fatto accaduto e ignorato o, mi rifiuto di
crederlo, celato. La mia convinzione è che non si debbano , a tutti i
costi, evidenziare solo gli aspetti
negativi ed evitare di menzionare quelli positivi.
Ho la piena certezza che il mio
amico Ignazio possieda una correttezza, un’integrità morale, un’onestà
intellettuale e una saggezza tali da capire che un conto sono le luminarie, un
conto il futuro di Racalmuto.
Racalmutese Fiero
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