Il 23/12/2012 nel chiostro del municipio i maestri dell’Accademia di Musica Moderna di Racalmuto ed i loro allievi con le la loro melodie ed i loro canti hanno fatto rivivere un atmosfera ed un armonia che sembrava essere stata dimenticata. Uno di loro, il maestro di canto venuto da Palermo ed ignaro che lo spettacolo si stesse svolgendo all’interno del comune, ha svolto simpaticamente il ruolo del bravo presentatore e molto candidamente nel compiacersi per lo spettacolo dice: “Uno spettacolo fuori dal comune”. Cosa volesse dire il bravo presentatore? Che lo spettacolo era stato “Straordinario” o che non appartenesse al comune. Comunque possiamo dire che per un giorno, anzi per una sera, anzi per un’ora, il silenzio greve che proviene dal clàustrum della sede comunale, come se vi fosse detenuto un coro condannato al mutismo, è stato magistralmente interrotto sgravando gli animi e rendendoli più vivi: ”L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita”. Una serata magica, con la luna che si intravedeva dal cielo del chiostro illuminandolo per intero. La luce si rifletteva nell’acqua infondo al pozzo del chiostro, come a volerci invitare a scoprire qualcosa. Forse un giorno sapremo se quel pozzo nasconde qualcosa o si è trattato di uno, due o tre raggi di luce buttati dalla Luna in pozzo. Grazie Maestri e Buon natale a Tutti. Affettuosità – Ignazio Scimè Un particolare e sincero Agurio va a Totò Alfano per le affettuose attenzioni che rivolge alla Nostra Racalmuto
Caro amico Ignazio, abbiamo simpaticamente commentato lo svarione del presentatore quando ha detto "uno spettacolo fuori dal comune". Ha utilizzato un c minuscola e pertanto sono, anzi siamo convinti che si riferisse alla straodinarietà dell'esibizione dei giovani talenti.Comunque i raggi della luna non hanno illuminato solo per un'ora, ma continueranno a farlo ancora, solo se lo vogliamo. Grazie ai ragazzi dell'Accademia per le forti emozioni che ci hanno regalato.
Il 23/12/2012 nel chiostro del municipio i maestri dell’Accademia di Musica Moderna di Racalmuto ed i loro allievi con le la loro melodie ed i loro canti hanno fatto rivivere un atmosfera ed un armonia che sembrava essere stata dimenticata. Uno di loro, il maestro di canto venuto da Palermo ed ignaro che lo spettacolo si stesse svolgendo all’interno del comune, ha svolto simpaticamente il ruolo del bravo presentatore e molto candidamente nel compiacersi per lo spettacolo dice: “Uno spettacolo fuori dal comune”. Cosa volesse dire il bravo presentatore? Che lo spettacolo era stato “Straordinario” o che non appartenesse al comune. Comunque possiamo dire che per un giorno, anzi per una sera, anzi per un’ora, il silenzio greve che proviene dal clàustrum della sede comunale, come se vi fosse detenuto un coro condannato al mutismo, è stato magistralmente interrotto sgravando gli animi e rendendoli più vivi: ”L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita”. Una serata magica, con la luna che si intravedeva dal cielo del chiostro illuminandolo per intero. La luce si rifletteva nell’acqua infondo al pozzo del chiostro, come a volerci invitare a scoprire qualcosa. Forse un giorno sapremo se quel pozzo nasconde qualcosa o si è trattato di uno, due o tre raggi di luce buttati dalla Luna in pozzo.
RispondiEliminaGrazie Maestri e Buon natale a Tutti.
Affettuosità – Ignazio Scimè
Un particolare e sincero Agurio va a Totò Alfano per le affettuose attenzioni che rivolge alla Nostra Racalmuto
Caro amico Ignazio, abbiamo simpaticamente commentato lo svarione del presentatore quando ha detto "uno spettacolo fuori dal comune". Ha utilizzato un c minuscola e pertanto sono, anzi siamo convinti che si riferisse alla straodinarietà dell'esibizione dei giovani talenti.Comunque i raggi della luna non hanno illuminato solo per un'ora, ma continueranno a farlo ancora, solo se lo vogliamo. Grazie ai ragazzi dell'Accademia per le forti emozioni che ci hanno regalato.
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