Mi viene consegnata, stamane, una lettera a firma dei tre Commissari,
dottor Emilio Saverio Buda, dottor Enrico Galeani, dottor Filippo
Romano, con la quale si ringrazia anche Castrum Racalmuto Domani, per
aver contribuito alle spese delle luminarie di Racalmuto. Non nego
che leggere quelle righe mi ha fatto piacere. Avrei preferito, però,
che tutto fosse transitato in maniera inosservata.
Contribuire per
rendere qualcosa che si ama più lieta, meno triste, rappresenta già
una soddisfazione interiore che supera di gran lunga ogni pubblico
riconoscimento. Mettere del prorpio, adoperarsi per il paese a cui si
appartiene, dovrebbe prescindere da ogni ostentazione. Del resto, non
credo che un piccolo contributo possa superare la voglia e la volontà
di fare dimostrata da tante persone, tante associazioni, che hanno
contribuito, con le loro azioni, ad allietare questo Natale.
In
mattinata mi sono recato al Comune, per un saluto ai Commissari.
L'accoglienza è stata gioviale e mi ha permesso, in perfetto agio,
di scambiare due chiacchiere col dottor Galeani. Tra uno scambio di
vedute e un altro, ho appreso che anche la Commissione prefettizia ha
contribuito ad abbellire il paese per queste feste natalizie. I tre
Commissari hanno messo, infatti, mano alla tasca, mettendo del denaro
personale. A differenza, però, di quanti pensano che bisognerebbe
pubblicizzare quello che si fa, non è stata resa manifesta l'azione,
come è giusto che sia. Non si da per far sapere, si dona per una
soddisfazione propria, senza bisogno di alcuna pubblicità.
In mia
presenza, un autista ha chiesto al dottor Galeani i soldi per il
carburante, denaro che, senza batter ciglio, il commissario ha
fornito prelevandolo dalle proprie tasche. I Commissari stanno
operando cercando di traghettare il paese verso la legalità ,
limitando al minimo i danni e tutelando i posti di lavoro. Tanti gli
argomenti che abbiamo trattato. Mi sento, in piena coscienza, di
affermare che nessun componente la Commissione sia uno sprovveduto o
un incapace. Si sta lavorando nell'ottica di tamponare le falle
palesate negli ultimi tempi.
Reputo non sia produttivo intraprendere
la strada della contestazione, per partito preso, di tutte le azioni
che partono dalla Commissione e innescare un clima del malcontento e
della sfiducia. La strada è lunga, ma con la collaborazione, con la
fiducia, alla fine, sono sicuro, si arriverà alla soluzione. Per
ora, lasciamoli lavorare.
Racalmutese Fiero
Ma Lei chi è? Signor racalmutese fiero!Da cosa nasce questo amore per le luminarie di Natale, alquanto ridicole,come del resto il decantato presepe di sale con le sembianze di forno? E qual è la sua missione? Ce lo dica per favore!
RispondiEliminaChe acido e volutamente maligno!! Ma cosa mangia la mattina..???
EliminaGentile Anonimo,
RispondiEliminaio non sono nessuno. L'amore non è certo per le luminarie. Non ho nessuna missione da compiere, ne da iniziare. Mi sembra corretto dire come stanno le cose. Se poi Lei preferisce che le verità siano sempre e solo dettate da una sola campana, mi trova lontano mille miglia dal condividere il Suo pensiero.
Caro Racalmutese fiero, in certi casi non è utile rispondere a certe provocazioni. Ci perde il provocatore e rischia di perderci anche il provocato. PREV.
EliminaIl Violinista Solitario
RispondiEliminaLa Sicilia, Racalmuto sono stati da sempre la terra dei paradossi e delle contraddizioni che dovrebbero indurre ad interrogarsi. Prima leggiamo un Post che fa riflettere e metaforicamente invita a suonare in un’orchestra con lo stesso spartito ed intonare la stessa sinfonia con l’obbiettivo di creare un'unica armonia, una comunità di intenti che abbiano come unico fine il riscatto ed il rilancio del nostro amato paese. Poi leggo che Le Loro Eccellenze Sig. Commissari hanno ringraziato “anche” questo Blog per le offerte delle luminarie natalizie, sarebbe cosa gradita sapere “anche” chi sono gli altri considerato che hanno ritegno nel dirlo. E’ vero che a caval donato non si grada in bocca ma quanto meno vorremmo sapere chi sono stati i cavalieri che lo hanno cavalcato.
Fu una frase passata alla storia del Sindaco Matrona e riportata nella delibera consiliare del 1870 per la realizzazione del teatro, che ad oggi rimane chiuso: il Sindaco al segretario comunale-“ dite la Vostro Prefetto che il sindaco provvederà di tasca propria”.
Oggi dopo un secolo e mezzo rileggo , ”anche”, che Le Loro Eccellenze hanno provveduto di tasca propria a rendere la festa di Natale meno triste e per ragioni di ritegno non lo hanno reso pubblico e noi per rispetto della Loro riservatezza e per non metterli in imbarazzo faremo finta di non aver visto e capito niente.
“Quando la coscienza non avverte niente di sbagliato, che c'è da sentirsi inquieti, che c'è da temere?
I racalmutesi siamo sereni e non abbiamo nulla da temere, perché abbiamo coscienza di ciò che è accaduto se non altro per averlo vissuto, perché è accaduto, cosa accade e, soprattutto, conosciamo i responsabili e la verità, elementi fondamentali per riscattare il nostro paese e dare alle nostre prossime generazioni il futuro di cui hanno bisogno, anzi, di cui hanno diritto. Il racalmutese è un cittadino tollerante e determinato, ha rispetto delle istituzione ed è sempre stato a fianco di chi lavora per l’affermazione dello “Stato di Diritto” e per liberare le istituzione detenute da chi viola la legge e l’etica sociale.
Tutto arriva per chi sa aspettare e noi sappiamo aspettare: per non vedere le tasche dei padri di famiglia sempre più vuote e senza speranza di essere riempite da un lavoro dignitoso; per non vedere gli anziani chiedere i soldi ai loro figli per pagare le pesanti tasse; per non vedere i giovani chiedere soldi ai loro nonni per mettere la benzina nel motorino.
Alcuni dicono che stiamo attraversando un momento di stallo, altri dicono che è un momento statico, insomma si passa dallo stallo allo statico ma nulla per il momento lascia presagire qualcosa di buono.
Spero tanto che quel concerto virtuale visto su questo Blog possa concretizzarsi “anche” se la sviolinata iniziale non è di buon augurio.
Cari saluti e sonno….
Ignazio Scimè
Caro Ignazio, cerchiamo di mantenere alto il livello dei nostri interventi. Ne guadagneremmo tutti. Il "cortile", anche se piacevole, lasciamolo fare a chi non è capace di uscire dai confini angusti del cortile. PREV
RispondiEliminaNoto un tono veramente acido e volutamente maligno...con questo atteggiamento non si va da nessuna parte!!! Non si può essere sempre prevenuti, pessimisti, disfattisti, incazzati....non apprezzare niente e nessuno!!!!! Per cambiare, costruire, modificare bisogna pensare in modo positivo e unanime ; non guasterebbe anche un pò di umiltà...ma mi rendo conto che questo è veramente chiedere troppo!!!! LIA
RispondiEliminaLIA, sono d'accordo con lei.
EliminaÈ evidente che ci sono persone che non accettano di buon grado il fatto che altre persone siano in grado di mantenere giusti rapporti di conoscenza e di eventuale collaborazione con i commissari straordinari presenti al Comune di Racalmuto.
È evidente anche che ci sono persone che non comprendono che l'umiltà è la virtù dei forti, delle persone che sono sicure del loro operato e di se stesse.
Il comportamento di alcune persone che continuano a denigrare gli altri. Come anche è risaputo che si tratta di una tattica ben precisa per distruggere successivamente il pensato "nemico". Basta leggere "il libro l'arte di insultare" di Arthur Schopenhauer, che consiglio vivamente a tutti, per capire meglio il comportamento di alcune persone di Racalmuto.
Caro anonimo delle 17:01, tempo fà avevo consigliato La Fattoria degli animali, oggi Lei suggerisce L'arte di insultare, forse farebbero bene a rileggere la favola di Esopo La volpe e l'uva. Buona lettura a tutti.
RispondiEliminaP.S. Caro Racalmutese fiero continui così e non ti curar di loro........
Cordialmente Ducezio
anonimo delle 17:01:
Elimina... ma guarda e passa!!! L'indifferenza è la miglior risposta.