Abbiamo
il Papa. Dopo la rinuncia di Benedetto XVI, dopo quattro fumate nere, viene
proclamato Pastore della Chiesa cristiana un cardinale dell'America latina.
Prende il nome di Francesco.
Mi
auguro che il nuovo Pontefice possa impersonificare la dottrina e gli
insegnamenti del frate di Assisi e condurre il suo mandato nell'interesse della
comunità' cristiana e non "dell'azienda chiesa". Una dottrina che
riporti fedeli, credenti e non verso la fiducia nei confronti del clero e della
Chiesa, intesa come servizio ai poveri, agli emarginati, agli oppressi.
Abbiamo
avuto dei grandi Papi, uomini capaci, di polso, figure carismatiche che sono
riusciti a conciliare gli interessi della Chiesa con le esigenze dei fedeli.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crisi religiosa, pesantemente
condizionata dal crollo dei valori della dottrina cristiana e marcati dagli
scandali che hanno coinvolto prelati in molte parti del mondo.
Che
il nuovo Papa, pastore di anime, successore di Pietro sul soglio pontificio,
rappresenti l'umilta' e sia conforto e sostegno di tutti i credenti. L'America
latina ha attraversato e sta attraversando periodi di profonda crisi ,
flagellata da tanti, troppi problemi. Forse Francesco, che ha vissuto il dolore
di tali mortificazioni e tormenti, saprà interpretare al meglio il servizio
pastorale al quale è stato chiamato, facendosi portavoce e conciliando le esigenze
del mondo cattolico e laico, ma soprattutto adoperandosi verso le fasce più
deboli della società mondiale.
Racalmutese Fiero
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