Dorati
e appetitosi, piacciono proprio a tutti, grandi e piccini. C’è sempre una
scorta nel congelatore e servono pochissimi minuti per prepararli. Basta una
padella con un po’ di olio o un forno ben caldo e, oplà!, sono pronti. Stiamo
parlando dei bastoncini di pesce, tanto amati dai bambini e anche dalle mamme,
convinte di offrire del pesce che, si sa, fa tanto bene.
Il
pesce, è vero, è un alimento eccezionale da un punto di vista nutrizionale. È
fonte di proteine definite “nobili” perché contengono tutti gli aminoacidi
essenziali, cioè quelli indispensabili. A seconda del tipo di pesce si ha poi
una quantità variabile di grassi che sono costituiti principalmente da acidi grassi essenziali omega 3,
importanti nella prevenzione delle malattie cardio-circolatorie. Più è grasso
il pesce, come ad esempio le sardine che hanno 15 grammi di grassi ogni
etto, più il pesce sarà ricco di questi preziosi acidi grassi essenziali. Il
pesce è, inoltre, fonte di sali minerali
come il fosforo e lo iodio e di vitamine del gruppo B, vitamina A e vitamina D.
Tutte
queste qualità nutrizionali appartengono anche ai bastoncini di pesce? Si può
rispondere a questa domanda mettendo in confronto la composizione in nutrienti
del filetto di merluzzo e dei bastoncini di pesce:
Ciò significa che un bastoncino di
pesce che pesa circa 25
grammi fornisce 48 Kcal di cui il 47% provengono dai
grassi, il 31% dai carboidrati e solo il 22% di proteine. Per cui si può
affermare che i bastoncini di pesce sono particolarmente ricchi di grassi e
carboidrati e meno di proteine.
Questa
loro diversa composizione è dovuta al processo di impanatura e a quello di
frittura che spiega la loro alta percentuale di carboidrati e di grassi
rispetto al pesce fresco. I bastoncini di pesce, infatti, sono un prodotto
industriale che viene prima impanato con pangrattato, farina di grano o fecola
di patate e aromi, e poi fritto con oli vegetali, tra l’altro spesso neppure
specificati come tipo, e della cui qualità dunque ben poco si può dire. Il
caratteristico colore brillante della panatura è dovuto alla presenza di aromi
come la paprica e la curcuma, mentre la sua alta appetibilità è data, oltre che
all’olio usato per friggere, anche dall’alto contenuto di sale che viene sì
riportato nella lista degli ingredienti, ma non nella tabella nutrizionale
sulla confezione.
Quindi
c’è una bella differenza in nutrienti. E la qualità di pesce che viene usato?
Purtroppo la legge non obbliga i produttori a specificare a che tipo di specie
appartiene il merluzzo usato in questi prodotti. Così tra gli ingredienti
troviamo scritto solo “filetto di merluzzo” senza specificare la specie. Per
ovvi motivi economici non viene mai utilizzato il merluzzo della pregiata
specie del Merluccius Merluccius del mar Mediterraneo, ma quasi sempre un tipo
di merluzzo proveniente dal Pacifico o dall’Atlantico come il meno pregiato
Pollack d’Alaska.
Se
vogliamo ricapitolare le caratteristiche di questi “appetitosi” bastoncini
possiamo quindi descriverli come un secondo piatto:
più ricco di carboidrati che di
proteine;
troppo ricco di grassi anche quando a
casa vengano cotti al forno, perché sono comunque pre-fritti;
troppo calorico rispetto a un filetto
di pesce fresco o surgelato;
troppo ricco di sale;
povero di acidi grassi omega 3 rispetto
a una fetta di salmone.
Non
si tratta perciò di un secondo di pesce ma di un prodotto industriale a base di pesce che per le sue
caratteristiche nutrizionali e qualitative non
va offerto settimanalmente ai nostri bambini. I bastoncini di pesce devono
essere considerati una sfiziosità e non un’alternativa a una spigola o a un
filetto di platessa.
Basta
un po’ di tempo e un po’ di fantasia in cucina per preparare gustose ed
invitanti polpettine di merluzzo, hamburger di pesce spada o involtini di
sogliola con un bel contorno di verdure. Creando così un piatto leggero ed
equilibrato, che piacerà certamente a piccoli e grandi.
Dott.ssa Maria Anna Tomaselli
Dietista
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