lunedì 5 novembre 2012

QUALE IDEALISMO, MEGLIO CONTRADDIRSI



"Ho voluto essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della mia epoca secondo il mio modo di vedere, fare dell'arte viva, questo è il mio scopo".  

Questo affermava il grande pittore  realista Courbert  nel lontano 1956.  Credo che noi siciliani siamo dei veri maestri nell’essere realisti.  La nostra storia non ci dà scampo, in troppi sono venuti a comandare a casa nostra e ognuno è venuto per prendere, mai per dare.

I siciliani hanno dovuto imparare subito come comportarsi con ognuno degli occupanti, essere realisti era fondamentale per adeguarsi ad ognuno di loro. I piemontesi sono stati gli ultimi e,anche se sostenevano di essere nostri fratelli, non si sono comportati diversamente da chi li ha preceduti.

Il realismo è stata l’arma segreta dei siciliani, bisognava assumere l’atteggiamento che ci faceva sembrare accondiscendenti e a volte addirittura servili. I siciliani hanno imparato a loro spese che non potevano permettersi il lusso di essere idealisti, in una terra non sempre capace di sfamare i suoi figli. Solitamente riteniamo idealista colui che è legato a determinati “ideali”  o “valori” e  ad essi dedica la propria vita.  Questo concetto mal si concilia con l’essere siciliano, abituati come siamo a vivere alla giornata, a non fare progetti a lungo termine consci che nella nostra terra bisogna imparare che spesso diffidare è necessario e chi ti accarezza vuole l’anima.

Gli stessi concetti li applichiamo da sempre anche nei confronti dei politici i quali sono bravissimi a promettere e a convincere la gente che lavoreranno per il bene della comunità; tutte chiacchiere alle quali nessuno crede più e allora facciamo finta di credere a quello che ci dicono, ma sapendo perfettamente di che razza sono fatti. Tutto si riduce ad un gioco delle parti, a calcoli a volte complicati, di ciò che ci conviene o non ci conviene fare in questa commedia amara e a volte disgustosa, alla quale ci tocca prendere parte, sapendo bene che è finzione e avendo chiaramente in mente qual è la nuda e cruda realtà.

Qualcuno pensa che bisogna cambiare tutto, credere in uomini di buona volontà che con il loro lavoro, il loro impegno, la propria missione e la loro passione possano migliorare le cose.  Non ci fate caso sono solo degli idealisti ma dei poveri illusi.

“Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcool o la morfina o l'idealismo”.
Carl Gustav Jung

“Un idealista è uno che, notando che una rosa odora meglio d'un cavolo, ne conclude che se ne possa cavare una minestra migliore”.
Henry Louis Mencken

“Un idealista è incorreggibile: se è allontanato dal suo paradiso farà un ideale del suo inferno”.
Friedrich Nietzsche

“Se non sei idealista a vent'anni, non hai cuore. Se lo sei ancora a trenta non hai testa”.
Randolph Bourne

Roberto Salvo

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1 commento:

  1. In questi giorni i racalmutesi sono più che realisti, sono anche preoccupati e forse un poco spaventati. Il paese sembra non avere una guida, qualcuno che parli ai cittadini e spieghi bene come stanno le cose. Qualcuno che possa dare un poco di speranza, di coraggio che rassereni la comunità. Navighiamo a vista con la quasi certezza che andremo a sbattere da qualche parte.

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