giovedì 7 febbraio 2013

NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE


Elezioni politiche  2013. La macchina è in moto ormai da tempo e gli “strilloni” sono già in azione. E non c’è da meravigliarsi se i nomi che girano, sostanzialmente, sono sempre quelli o se ne aggiungono alcuni nuovi dalle capacità inconsistenti. Si prospetta un confronto elettorale incerto e delicato. Incerto perché la gente è disorientata da tante chiacchiere che, fino ad ora, sono rimaste tali e alle quali non sono seguiti fatti significativi. Delicato perché è in gioco il futuro e la credibilità dell’Italia.

Una bilancia il cui ago propende ora a sinistra, poi a destra, passando dal centro. E’ una disputa all’ultimo sangue fatta da tante parole, tanti proclami ma, soprattutto, mille promesse. Sulla base della coerenza che stride con un pregresso debito accumulato dalla nazione, da saldare, c’è chi azzarda promesse di restituzioni di imposte e sgravi fiscali. Tutti snocciolano, marginalmente, caratteristiche di un programma elettorale che sulle bocche di chi le elenca appaiono sempre migliori di quelle degli altri. Qualcuno, poi, rimane impigliato nella rete degli scandali dell’ultima ora, costruiti magari ad arte per evitare sbalorditive e fastidiose impennate.

Insomma, le trame, le invettive, gli scontri , le supposizioni, rimangono sempre, anche in queste elezioni le mode mai passate e rappresentano secondo i candidati, l’unico modo per accaparrare voti. La campagna elettorale viene condotta a scapito degli avversari. I programmi politici rimangono un tema quasi di second’ordine, dimenticando che dovrebbero rappresentare l’unico motivo per far  preferire l’uno piuttosto che l’altro candidato e che sarebbero garanzia di una scrupolosa pianificazione del futuro.

E questa  è solo una parte di quello che conosciamo, di quello che salta fuori dalle cronache trasmesse o dalle conferenze che ascoltiamo quotidianamente. Noi elettori, gente comune, andremo ad esprimere il nostro voto con coscienza e senso civico. Comunque vada, a una promessa si da sempre credito. Un’illusione, specialmente in un periodo di forte crisi, val sempre la pena seguirla. Tranne poi, a conclusione della tornata elettorale, venire nuovamente disillusi da chi aveva promesso tanto prima di mettere piede nelle stanze del potere. Sì, non c’è proprio nulla di nuovo sotto il sole.


Racalmutese Fiero
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1 commento:

  1. Se avessero modificato la legge elettorale il deserto che vedi sarebbe stato meno deserto.

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