domenica 16 settembre 2012

CHI TRACCERA’ LA STRADA


Quello che leggiamo su Malgrado Tutto, “La solitudine del prossimo sindaco”, a firma Gaetano Savatteri, rappresenta una chiara radiografia di una recente realtà che scaturisce dall’avvicendarsi degli accadimenti di un lontano passato che, sicuramente, riservava a Racalmuto attenzioni ben più accorte e ancor più capaci rispetto a quello che attualmente la società civile esprime. Chiara la ricerca , forse vana, di identificare una  classe dirigente che possa portare avanti programmi con la precisa volontà di metterli in atto. E non si risentano i giovani per le parole di Savatteri, quando parla di queste nuove leve come forza nuova o passaggio generazionale, non certo identificandoli come classe politica in una società che versa in gravi problemi economici  e, quindi, con una crisi occupazionale profonda che, spesso, porta i ragazzi a tentare fortune altrove. Il ruolo dei giovani reputo debba essere una fattiva azione di critica costruttiva, insostituibile serbatoio di idee e proposte, validissimo vivaio per futuri impegni politici, culturali e sociali. La crisi colpisce anche i ceti più abbienti, soprattutto in una realtà priva di strutture idonee per lo sviluppo economico. In un paese dove il turismo, l’agricoltura, il commercio - una volta fiorente, che rappresentava una ricchezza, anche se misera, per il paese -  stentano non poco,  trova  difficoltà a svilupparsi persino una certa frangia  di persone  identificabili in  gruppi sociali, in grado di esprimere  movimenti culturali e che possano rappresentare un modello trainante per approdare a soluzioni sempre più moderne e capaci di trascinare un paese fuori dal baratro. Probabilmente ne esce una fotografia desolante, ma dobbiamo tutti cercare il modo di saper cogliere gli spunti proprio da una situazione contingentemente negativa. Si percepisce in paese il disorientamento di chi vuole proporsi, forse prematuramente, come forza del nuovo,  ma muove approssimativamente i primi passi. Di chi, appartenendo a un recente passato, pur non avendo colpe, rimane sfiduciato e di chi, pur possedendo onestà e competenza, non si propone per evitare di essere incluso nella lista dei cattivi o dei tornacontisti. Di chi della politica ne ha fatto sempre un mestiere e vorrebbe accaparrarsi ancora la  parte di un misero osso. Il quadro che si percepisce a Racalmuto è questo, tanto agitarsi ma senza una direzione  e un modo di avanzare precisi.  Ritengo occorra una presa di coscienza, soprattutto, della situazione in cui versa il paese, metabolizzando che azioni del passato vanno evitate a tutti i costi. Ma, soprattutto, credo  si debba tracciare , con coraggio e risolutezza la strada da percorrere per raggiungere un chiaro obiettivo e la si percorra, assieme, con competenza, coraggio, onestà  e risolutezza. Solo in questo modo potranno coagularsi le migliori forze esistenti a Racalmuto e si potrà finalmente intraprendere l’unico percorso costruttivo per il bene del paese.

Racalmutese Fiero
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5 commenti:

  1. E' proprio questo il problema, chi si assumerà la responsabilità o saprà tracciare la strada giusta?

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  2. Quanti uccellacci del malaugurio ancora pontificano sulle sorti di Racalmuto! Siamo ancora tutti quanti vivi e vegeti; a differenza di quando si sparava in mezzo alle strade e cadevano sotto i colpi della mafia decine di persone. Allora né si sciolse il Comune e né parlavano gli uccellacci che parlano adesso!

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    1. “A volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto.

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  3. Egregio Sig."Racalmutese Fiero", non sempre la verità fa bene a sentirsi,la strada è difficile a tracciarsi specie quando si penza di tracciarla DRITTA come nella foto del POST.Non sono tanto d'accordo con il Sig. SAVATTERI sui giovani che non potrebbero essere "CAPACI", oggi a RACALMUTO ogni famiglia cè almeno, 1, o 2 figli con ntanto di LAUREA.Il tenore di vita in un posto dove cè presente "LA CULTURA" è molto più sereno.Questo significa che la gente si può sconfigere con le parole.Certe volte quello che esce dalla bocca "FERISCE" di più di quello che può provocare magari "UN'ARMA BIANCA" oppure "UN'ARMA DA FUOCO".Il Sig."Racalmutese Fiero" e altri amici del presente BLOG, devono ricordarsi che NOI , siamo stati da sempre qui, in questo "NOSTRO PAESE SVENTURATO".Anche quando ,come dice nel personale commento del Sig. SALVATORE PETROTTO 16 settembre 2012 14:01;e ora questi stessi sign.ri che lasciano le armi e diventano "COLLABBORATORI DI GIUSTIZIA", ma non sono stati LORO a portare questa nostra RACALMUTO a essere il "PAESE DEI MAFIOSI???".I trentenni che eloggia il Sig. SAVATTERI,sono i coetanei "DEI RAGAZZI DI REGALPETRA".Certo loro sostengono di avere avuto questo loro ruolo per un RISCATTO di VENDETTA.Io mi chiedo e Vi chiedo: "MA E' STATO GIUSTO QUESTO LORO GIOCO", ma loro si sono vendicati di altri facendo diventare il NOSTRO PAESE una baracca del "TIRO A SEGNO", sono caduti nelle piazze, nelle strade principali, persone considerati DELINQUENTI, MAROCCHINI, INNOCCENTI, e ora in virtù delle LEGGI ITALIANE, pur essendo anche REO CONFESSI, sono liberi e in regime di PROTEZIONE.I giovani che si procintano a fare politica devono rendersi conto che da questa non possono pretendere di percepire uno stipendio come occupazione.Fare politica significa spendersi per gli altri e prendere solo delle SODDISFAZIONI e non retribuzioni, questa è stata l'idea concisa negli ultimi 15 anni a questa parte.Mio Padre e mio Nonno mi racconta che tanto tempo fà chi faceva il SINDACO era anche un "BENEFATTORE".Ricordiamo il Sindaco/Podesta Macaluso, ha concesso gratuitamente al Comune una sua parte di proprietà per costruire l'attuale via Filippo Villa e l'ex campo sportivo nell'angolo tra via Garibaldi e via Filippo Villa.Auguri al nostro "FUTURO SINDACO" e che sia eletto già tra 1 anno e non oltre in quanto visto che il Ministro "CANCELLIERI" ha capito che RACALMUTO non è un paese di "MAFIOSI" congedi i Sig.ri PREFETTI entro i 18 mesi e che ci lascino liberi con la democrazia e la concordia e che non ci strozzino con le tasse.

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  4. Questo è il periodo più buio di Racalmuto. Quando tornerà e se tornerà a risplendere il sole su una terra che è sempre in credito nei confronti di tutti i suoi figli?

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