giovedì 27 settembre 2012

ESPLICITARE


Spesso mi trovo a parlare con mio figlio, magari rimbrottandolo perché non ascolta, non segue nessun consiglio. Vorrei che imparasse ad ascoltare e poi, una volta fatta sua la convinzione, decidesse. Io sono così, ascolto. Ascolto ogni consiglio, ogni parere anche se discordante dal mio. Ma quando si tratta di imposizioni, non sento ragione. Tollero tutto ma non quello che qualcuno vorrebbe impormi, sotto parvenze di consigli, pareri, commenti, usando anche modi di dire celati o chiari e prospettando anche giudizi su fatti che riguardano esclusivamente chi li vive, non conosciuti e non reali, magari solamente per il piacere di imbrattare ciò che, al contrario, dovrebbe spingere un vero uomo a un’intelligente comprensione, educazione e riverente silenzio. Questo mio carattere, così  caparbio, deriva sicuramente dalla mia appartenenza a questo paese che amo e che rispetto, a tal punto che vederlo abusato da chiunque, mi farebbe veramente male. Sono sempre stato così, nel lavoro, nella vita, negli impegni seri e meno seri. Un carattere che mi porta a scavare fino in fondo tutto quello che apparentemente non riesco a comprendere. Mi appaga, alla fine, raggiungere l’obiettivo, se trattasi di un impegno, o della verità, nel caso dovessi cimentarmi per qualcosa di celato, di anonimo. Diviene il mio unico impegno. Testardo come un mulo, direbbe qualcuno o forse, moralmente tanto corretto e onesto da ricercare a tutti i costi la verità? Sono sulla buona strada.


E visto che voglio dare paternità certa a questo mio scritto, anche se il mio pseudonimo “Racalmutese Fiero”  ben mi identifica, mi firmerò

Salvatore Alfano
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1 commento:

  1. SHAW
    "che cos'è mai il patriottismo, se non la vostra convinzione che un paese è superiore a tutti gli altri per il semplice fatto che ci siete nati?"

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