lunedì 24 settembre 2012

Caro Ignazio ti scrivo


Mi dispiace  aver suscitato in te quella sgradevole sensazione che riferisci nel commento, scusami, non era mia intenzione. Ci sono diversi tipi di paese:  il paese veramente straordinario, il paese della ragione, il paese della trasparenza, il paese di “li carcagnola” o semplicemente il paese normale;  è il popolo sovrano che sceglie democraticamente. I cittadini a volte hanno difficoltà a trovare persone capaci che sappiano assumere posizioni in merito alle proposte popolari , che siano interessate al cambiamento e a perseguire il bene del paese,  poiché in tanti fanno soltanto demagogia.

Con questo blog cerchiamo di far confrontare i lettori affinché avvenga  un civile scambio di opinioni. Qualcuno ci ha accusato di stare con le mani in tasca e di non produrre altro che chiacchiere, per questo abbiamo deciso di fare delle proposte concrete, naturalmente senza alcuna presunzione di dettare l’agenda né ai partiti né ad altri, conosciamo le regole dei partiti e conosciamo bene e rispettiamo anche le regole della democrazia, sappiamo che qualunque cittadino eleggibile può essere eletto e  assumere cariche politiche, ovviamente.

Scusa se insisto nel ribadire che le nostre sono semplicemente proposte,  è la storia che ci insegna che al momento giusto i cittadini a qualsiasi fascia sociale appartengano, qualunque grado di istruzione abbiano, sanno tutti cosa fare.

In merito alle nostre proposte non so se sia meglio che i partiti non ne parlino; mi chiedo, meglio per chi?, il silenzio non depone certo a loro favore, i cittadini potrebbero pensare che i politici non sono d’accordo e quindi qualora dovessero amministrare non sarebbero trasparenti o che non avrebbero intenzione di rinunciare ai compensi per le loro cariche, nonostante le gravi difficoltà economiche in cui versa il paese. Personalmente non condivido questa loro posizione, ma la rispetto.

Per quanto riguarda le ultime notizie sulla incandidabilità, a cui accenni, non credi che ci riportano inevitabilmente al punto di partenza?  Quale tipo di paese sceglieranno i racalmutesi? Se sarà la scelta giusta certe cose non si ripeteranno. Come racalmutese non residente, faccio ai miei concittadini tantissimi auguri.

                                                                                                            Roberto Salvo
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4 commenti:

  1. La mia esperienza mi dice che alla fine sceglieremo il paese di li carcagnola. Per quanto riguarda l'incandidabilità penso che doveva valere per tutta la giunta e a vita. Comunque se mi tocca qualcosa preferirei una fettina anche piccola di sanguinaccio. Un racalmutese che pensa che il migliore politico ha qualche pecca, metaforicamente e senza offesa.

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  2. Pur ammettendo che niente può essere in senso assoluto criterio di verità, tuttavia esiste l'impossibilità. L'impossibilità di potere essere qualcosa: la mancanza di onestà, civiltà, senso civico e amore per il paese dove si è nati. La differenza sta tutta tra, il non evidente e il non comprensibile.Ogni speranza va lasciata, prima di entrare in un paese senza speranze.

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  3. Quanti discorsi inutili, questo è il paese di quelli che fanno politica per sistemarsi, per sistemare i propri familiari, per comprarsi la casa , per farsi la villa in campagna . Cercate di essere realisti per favore, persino chi non avrebbe bisogno di prendere qualcosa lo fa dicendo che gli servono per le sigarette e se non fuma per qualche altro futile motivo, altri ci mantengono i figli e qualcuno lo fa per campare non avendo nè arte nè parte. Dove volete che vada il nostro paese con gente così, stanno solo aspettando che i commissari vanno via per ricominciare a sgranocchiarsi il paese. Li conosciamo tutti e sappiamo bene cosa fanno, le tecniche che usano sono sempre le stesse, promesse, promesse e promesse su tutto e di più, poi ci sono i parenti, gli amici e tutti quelli che in precedenza qualcosa hanno avuto. con questi sistemi non avremo mai gente seria e onesta al comune, ma persone che pensano solo ai loro affari.

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