lunedì 29 ottobre 2012

L’ILLUSIONE DEL CAMBIAMENTO


Non è cambiato nulla; Crocetta presidente, appoggiato da UDC e Grande Sud, ristabilisce la  struttura della politica regionale passata. Unica vera novità l’astensione di tanti siciliani che, posseduti  da ataviche convinzioni che qui, in Sicilia, nulla cambierà mai, non sono andati a votare.

Un segnale da questo confronto elettorale è stato lanciato, però: il M5S si attesta al 14,7%, diventando il primo partito dell’Isola. Un segnale alla politica dei baroni  sprofondati nelle loro poltrone capitoline, al sistema partitico attuale responsabile di tanti scandali e tante promesse mai portate a termine.

Crocetta avrà anche vinto, ma certo non sarà facile amministrare la Sicilia e compattare una squadra di governo e, soprattutto, agire in piena autonomia. Racalmuto rispecchia in parte il dato regionale ma esprime preferenze verso schieramenti che, a livello nazionale, sono stati penalizzati.

Dicevamo dell’astensionismo, vero responsabile, forse, del non cambiamento, dimostrazione di un atteggiamento menefreghistico , come se la Sicilia fosse terra di nessuno.

Racalmutese Fiero
Stampa il post

3 commenti:

  1. I Siciliani (con la "S" maiuscola), non andando a votare hanno dimostrato un atteggiamento menefreghistico ?? Tutto il contrario!! Hanno attentamente valutato le liste e i candidati: Chi poteva essere considerato rappresentante delle aspirazioni, delle conoscenze, delle capacità, della consapevolezza, della dignità, della moralità e dei valori di questi Siciliani con la "S" maiuscola?? Forse nessuno! Allora ne hanno tratto le conseguenze. Questi Siciliani probabilmente si limitano a giudicare ed evitano di operare nella paura, non sempre ingiustificata, di "sporcarsi le mani" e cadere nel fango.
    Si dirà che, con i risultati delle urne, non sarà possibile governare. Meglio!!! Sarà l'occasione per scogliere il governo e tornare immediatamente alle urne. Sarà un motivo per stimolare i Siciliani con la "S" maiuscola a rimboccarsi le maniche e dimostrare che con il loro "astenzionismo" non sono stati i "responsabili del cambiamento", ma gli artefici consapevoli di un nuovo modo per operare per il BENE COMUNE.

    RispondiElimina
  2. Che senso ha eleggere un presidente e poi destituirlo perchè impossibilitato a governare e tornare alle urne con spreco di denaro pubblico? Astenersi dal voto, votare Movimento 5 stelle hanno rappresentato proteste. La protesta dell'astensione poteva essere evitata. Con un controsenso affermo che sarebbe stato più logico andare a votare ed esprimere scheda bianca. Questo sarebbe stato un vero segnale e una vera protesta. L'astensione ha eletto un presidente frutto del voto di un siciliano su tre e ha favorito tutto quello che è stato deleterio per i Siciliani (con la S maiuscola).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il fine principale del mio ragionamento era quello di invitare i Siciliani a non limitarsi semplicemente a giudicare, ma a impegnarsi attivamente e consapevolmente a operare per il bene comune senza la paura (che spesso è una una deplorevole scusa) di sporcarsi le mani e cadere nel fango.
      La buona occasione potrebbe essere l'effetto della deplorevole scelta dell'astensione. Se se opera bene e onestamente non c' pericolo di cadere nel fango, come dicevano i nostri antenati: ariu chiaru un c'è paura di trona.

      Elimina