mercoledì 2 gennaio 2013

FESTE NATALIZIE: ALIMENTAZIONE E BAMBINI

Tempo di feste, ma anche di grandi abbuffate e di vizietti. Le vacanze natalizie sono l’occasione per passare più tempo in famiglia e con gli amici, per rilassarsi e divertirsi. Il rischio, però, è di lasciarsi andare un po’ troppo, soprattutto con il cibo: tavole imbandite di dolci e frutta secca sono una tentazione quasi irresistibile per i bambini così come per gli adulti. Come devono comportarsi, allora, i genitori con i loro figli? Panettone o pandoro? E per i regali? Lo abbiamo chiesto al professor Andrea Vania, responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione pediatrica dell’Università La Sapienza di Roma e presidente dell’ECOG, l’European Childhood Obesity Group: “Bisogna darsi delle regole, ma devono valere per tutti”.

Professor Vania, Natale vuol dire anche eccessi calorici. Che consigli si sente di dare ai genitori per l’alimentazione dei loro figli?

“Di darsi delle regole. La cosa più importante sarebbe quella di festeggiare solo il Natale e la vigilia, Santo Stefano, l’ultimo dell’anno, Capodanno e l’Epifania, considerando tutti gli altri giorni di vacanza come giorni normali, anche e soprattutto a tavola. Se ci si limita a qualche eccesso solo nelle festività, la situazione può essere più facilmente tenuta sotto controllo. Un altro consiglio è di fare come si faceva nel passato, quando le possibilità economiche erano diverse e non c’era tutta questa abbondanza: cioè di non imbandire la tavola con duecento piatti tutti in una volta, ma di servirli poco per volta”.

Bisognerebbe avere anche un’attenzione particolare verso le porzioni, no?

“Non si possono però dare ‘mezze porzioni’ ai più piccoli se poi tutti gli altri mangiano in maniera smodata: le regole devono valere per tutti, altrimenti diventano controproducenti e frustranti per i bambini. Piuttosto, per controllare le quantità, le porzioni le devono fare i genitori, dunque valutando quali siano le quantità giuste per le loro età, e senza lasciare che i bambini si servano da soli: e questo dovrebbe valere non solo durante le feste, ma ogni giorno dell’anno. Inoltre, per allontanare le tentazioni, è bene non tenere sempre a tavola dolci e cioccolata”.

A proposito di dolci: tra panettone e pandoro che cosa è meglio per un bambino?

“Tra i due è meglio il panettone, soprattutto se viene dopo una grande abbuffata. Ogni cento grammi, il panettone fornisce infatti circa 360 calorie con 10,7 grammi di grassi, mentre il pandoro, dato che è più ricco di burro, è più calorico e ha più grassi (quasi 400 calorie e 16,7 grammi di grassi ogni cento grammi). Se però il bambino vuole il pandoro, basta ridurre la porzione”.

Con il Natale chiude la scuola, si sospendono le attività sportive, si tende ad andare a letto e a svegliarsi più tardi. Come evitare che i bambini cambino totalmente ritmi e abitudini?

“Un po’ di cambiamento è inevitabile durante i periodi di vacanza. Bisognerebbe, però, cercare di mantenere un minimo di attività fisica e questo è possibile soprattutto se i genitori hanno più tempo libero. Anche a Natale, infatti, le occasioni non mancano per fare un po’ di movimento: il pattinaggio sul ghiaccio, una bella passeggiata approfittando dei mercatini… magari stando lontani dalle bancarelle dei dolciumi. Anche se, è vero, il freddo brucia calorie, per cui qualche dolcetto ci può stare, ma sempre con moderazione…”.

Forse non è compito di un pediatra, ma se potesse che consigli darebbe per i regali ai bambini?

“I regali più richiesti sono oramai i giochi elettronici, ma con la stessa spesa sarebbe meglio una bicicletta. Se proprio devono essere console e videogiochi, vanno privilegiati quelli interattivi, che almeno comportano un po’ di movimento. Inoltre, non andrebbero regalati dolciumi, ma so che è difficile, perché oramai è una tradizione acquisita. La calza della Befana aveva però senso cinquant’anni fa, quando c’erano meno occasioni per i bambini di mangiare torroni e cioccolata. Se proprio si vuole continuare a farla, è meglio che nella calza ci siano un regalino e qualche caramella, e non solo caramelle”.

Prof. Andrea Vania
Pediatra
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