domenica 3 giugno 2012

LE REGOLE E LE DEROGHE


Sentire i miei amici racalmutesi mi riempie sempre di gioia. Ma quando qualcuno di loro comincia a disquisire circa le deroghe alle regole, è un argomento che tira fuori tutto il nostro carattere sanguigno.
C’è chi racconta di aver posteggiato la macchina "appena, appena" fuori dalle strisce e lamenta l’intervento dei vigili che si adoperano per far rispettare le regole.
C’è chi dice di aver lasciato la macchina “un minuto” in seconda fila, per andare al bar, in banca o dal barbiere e se la prende con i tutori dell’ordine perché non sono disposti ad aspettare la fine delle commissioni.
Tutti comprendono che è arrivato il momento di cambiare atteggiamento ma, ammettendo con riluttanza, che sia giusto così, avanzano la teoria delle deroghe o, come mi riferisce un amico, l’istituzione del periodo di prevenzione, transizione e infine attuazione delle regole. In altri termini: mettere in atto le disposizioni più tardi possibile.
Chissà a quanti è capitato di percorrere il corso, dalla piazzetta alla matrice in macchina, in fila dietro altre auto e di assistere a interminabili chiacchierate tra il guidatore della macchina che ci precede e passanti appoggiati al finestrino. Mai permettersi di sollecitare il nostro prolisso pilota, perché subito veniamo fulminati da sguardi che intendono: “ ma chissu chi voli” o, peggio ancora, apostrofati malamente.
Le regole  sono inderogabili e come tali vanno attuate da tutti, per rispetto degli altri, della legge e del senso civico.
Le regole vanno fatte rispettare, indistintamente, da tutti, senza nessuna eccezione.
Quindi nessuna deroga per chi le deve far rispettare, lo stesso per quelli che devono rispettarle.
Ai miei amici: “poche scuse, tralasciate le deroghe, nessuna prevenzione di transizione, ma da subito, rispetto delle regole!”

Racalmutese Fiero
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11 commenti:

  1. Questo è solo l'inizio mi complimento con la "COMMISSIONE" Mi Auguro che vedono i marciapiedi,"OCCUPATI DA GAZEBBO PIATTEFORME IN LEGNO, VASI DI FIORI,"Con questo non signifiga che cè lo con (i COMMERCIANTI)Però debbono capire che ci sono"RAGAZZI e ADULTI DISABILI,MAMME CON I PASSEGGINI . PURTROPPO MI RAMMARICO VEDERE TUTTA QUESTA GENTE FARE LABIRINTO IN MEZZO AL CORSO RISCHIO DI FARSI MALE. MI AUGURO che ci sia qualche commerciante che legga questo AVVISO è provveda a togliere queste "BARRICATE"Che prima poi la COMMISSIONE prenda le giuste REGOLE .FIRMATO "GENITORE CON FIGLIO DISABILE

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  2. Tutta la mia solidarietà all’amico anonimo delle ore 10,15.
    Frequento il nostro amato paese soprattutto nei mesi estivi e anche io ho notato quanto lamenta il nostro amico. Ho chiesto a qualche amico amministratore se si poteva fare qualcosa, senza creare grandi danni a nessuno, naturalmente. La risposta lapidaria è stata: “ANNA’ CAMPA’ “. Davanti a una motivazione così esaustiva, cosa puoi dire? Se si tratta di sopravvivenza? C’è poco da dire. Comunque sia, caro amico anonimo, sarebbe stato bello se la tua giustissima osservazione fosse stata sottoscritta con il tuo nome e cognome, forse sarebbe proprio questo l’inizio per la soluzione di questo e altri problemi della nostra amata terra.

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  3. Basta informarsi se hanno la concessione per occupazione di suolo pubblico

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  4. Un Amico di Regalpetra3 giugno 2012 alle ore 16:22

    Non credo che avere una concessione per occupare il suolo pubblico, ci autorizzi ad occupare degli spazi per tutta la giornata,creando intralcio ad altri.
    Voglio ricordare agli amici che strade,ville,giardini,devono essere fruibili a tutti e non proprietà privata di qualche commerciante,con tutto il rispetto per il suo lavoro.

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  5. Caro Racalmutese Fiero, questo è solo un aspetto. Non dimentichiamo le cinture non indossate dalla quasi totalità, perchè danno fastidio o la mancanza di utilizzo del casco da parte dei giovani, perchè si sente caldo.
    Totò

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  6. E dove li mettiamo i motorini senza marmitta e gli schiamazzi notturni?
    Anna

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  7. rispondo alle domande dell'amico ROBERTO SALVO, Anche all'amico anonimo.Carissimo ROBERTO ti ringrazio per la solidarietà.Purtroppo rimango ANONIMO ,Per un semplice motivo,sono un cittadino RACALMUTESE ,Nato nel 1963 è abito RACALMUTO Non vorrei essere giudicato male "DAI COMMERCIANTI"ANCHE PERCHE ho tanto dA ringraziare a miei CONCITTADINI,RACALMUTESI,COMUNQUE caro Roberto questa estate avrai modo di conoscermi di persona solo allora mi puoi giudicare (Con tanta Simpatia).Carissimo Anonimo,Sono talmente rammaricato per te,ma lo capisci se cè una CONCESSIONE RILASCIATA DAL EX COMUNE,Lo sai Cosa Significa?,(NON VOGLIO ENTRARE NEI MINIMI DETTAGLI),Non si puo intralciare un Suolo pubblico,per favorire un "AMICO,HO UN PARENTE",IO con mio figlio dove vado a PASSEGGIARE?. A questo punto sarò "FELICE di fare una richiesta scritta. è FIRMATA DA TUTTI I CITTADINI RACALMUTESI CON I DISAGI.

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  8. Carissimo amico, forse non son stato in grado di farmi capire. Io non ho giudicato nessuno. Se lo hai pensato mi dispiace e posso assicurarti che non è così. La frase con cui concludevo il mio commento si riferiva a tutti noi Siciliani genericamente, questo nostro modo, questo timore che manifestiamo anche quando reclamiamo semplicemente un nostro diritto o esprimiamo un nostro legittimo pensiero. Lo so, la colpa non è nostra, ci hanno educato così, ci hanno convinto che tutto è “favore” , anche ciò che ci spetta come cittadini, ci viene concesso come favore e, i favori prima o poi vanno in qualche modo pagati. Mi è venuta alla mente una storia di tanti anni fa. Un giorno, non ricordo più quanto tempo fa, mi sono recato in comune per richiedere un certificato di nascita, c’era allora all’ufficio anagrafe un signore che porto nel cuore per la sua gentilezza, disponibilità e cortesia; lu z’Andria. Lo zio Andrea, con la sua solita disarmante cortesia, mi compilò il certificato e sorridendo me lo diede, lo ringraziai e mi incamminai per uscire. Mentre scendevo le scale mi sono accorto che il certificato non era firmato dal sindaco o chi per esso, ritorno dallo zio Andrea e faccio presente la cosa. Lo zio Andrea , questa volta con uno strano sorriso, come per dire, ma come non lo sai? Mi spiegò che dovevo andare in piazza dove sicuramente avrei trovato un assessore e di rivolgermi a lui per la firma. Che strano sistema pensai mentre mi recavo in piazza, ma non ci volle molto per capire che avrei dovuto disturbare l’assessore mentre magari conversava con i suoi amici, che l’avrei comunque disturbato, in poche parole avrei dovuto chiedergli un FAVORE.

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  9. Altro aspetto da criticare è buttare la spazzatura a qualsiasi ora. Con l'aggravante del sacchetto lasciato a terra in balia dei cani randagi.
    E' una forma di inciviltà!
    Assunta

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  10. Da persona educata, provo fastidio quando vedo gente buttare fuori, dai finestrini delle macchine, la qualsiasi cosa: fazzoletti, cicche, pacchetti vuoti di sigarette e anche lattine.

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  11. A proposito di cani randagi. Ma i commissari, sono a conoscenza che le vie di Racalmuto sono infestate da cani randagi?
    Questo, oltre a provocare paura nei cittadini, è un gravissimo pericolo in quanto, più volte, persone sono state azzannate. Signori Commissari, non sarebbe il caso di intervenire?
    Un racalmutese

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