mercoledì 18 luglio 2012

IL GIOCO DEGLI SCACCHI


Il gioco degli scacchi è complesso perché si discosta dai normali giochi e si avvicina a tecniche altamente strategiche e scientifiche. Il procedimento implica l’individuazione di una mossa precisa, fatta di ipotesi esclusivamente mentali, per arrivare ad un’unica soluzione che rappresenta il palesare la decisione. Nel giocatore di scacchi la tensione è notevole, provocata da incertezza febbrile e intensa concentrazione. Uno stato di tensione permanente, insomma, che rende il giocatore nervoso. Nel gioco degli scacchi predominano intelligenza, visualizzazione, immaginazione. Il giocatore intellettualizza la propria aggressività che gli farà trovare numerosi sbocchi che rappresenteranno le mosse giuste. Volendo adattare gli scacchi alla realtà, alla vita quotidiana, sociale, politica, non sempre le mosse che si scelgono rappresentano le giuste soluzioni per arrivare alla vittoria e battere l’ipotetico avversario. Sì perché, talvolta, parliamo di ipotetiche sfide e ipotetici avversari. La fretta, il nervosismo, l’ansia, la tensione, possono portarci spesso a fare delle mosse sbagliate , vanificando un’intera partita. Chi gioca a scacchi è leale, accetta la sfida e mette in conto la sconfitta. Non bara, non mente, non illude e non gioca sporco. Lo scopo è solo quello: portare a casa una vittoria che rappresenta la soddisfazione di aver prevalso sull’avversario, con la propria intelligenza, con le proprie capacità. Il giocatore gioca sullo stesso campo dell’avversario: una scacchiera e non può, non deve, per prevalere, distruggere il campo di gioco, ma deve confrontarsi confidando esclusivamente sulle proprie capacità. A Racalmuto sembra siano iniziati i tornei di scacchi. Non tutti sono bravi giocatori. Alcuni mirano solamente a eliminare i pedoni dell’avversario, altri si muovono con discreta strategia. Altri ancora ostentano una abilità, poco credibile, nel gioco, pensando che bluffare rappresenti la giusta strategia. Alla lunga, un pessimo giocatore di scacchi, lo si riconosce sempre. Un consiglio: evitate di giocare più volte la stessa partita. Evitate di giocare con lo stesso avversario. Evitate di sporcare nuovamente la scacchiera.

Racalmutese Fiero
Stampa il post

5 commenti:

  1. Complimenti a Racalmutese Fiero. Articolo molto bello.
    Lillo

    RispondiElimina
  2. Gli scacchisti a Racalmuto sono in fermento

    RispondiElimina
  3. La tela è in lavorazione, il sarto dirige i lavoranti

    RispondiElimina
  4. Quadro desolante e deprimente...ma quando sentiremo"la bellezza del fresco profumo della libertà tanto forte da rifiutare il puzzo del compromesso morale?"Sono sue queste parole ,Signor Giudice Borsellino.Grazie
    Maria DiNaro

    RispondiElimina
  5. I politici racalmutesi non sanno giocare a scacchi, di solito giocano a ZICNETTA, al massimo ad asso piglia tutto.

    RispondiElimina